Archeologia dell’abitare Insediamenti e organizzazione sociale prima della città Dai monumenti ai comportamenti (a cura di N. Negroni Catacchio) - Atti del XIV Incontro di Studi Preistoria e Protostoria in Etruria
di
- Anno Edizione:
- 2020
- Collana/Rivista:
- Rivista di Scienze Preistoriche (IIPP) - ISSN 0035-6514
- Argomento:
- Archeologia e tutela del patrimonio archeologico - Saggi e Ricerche
- ISBN:
- 978-88-9403-557-5
Descrizione:
Atti del XIV Incontro di Studi (a cura di N. Negroni Catacchio)
Negli ultimi anni gli scavi dell’abitato protourbano di Sorgenti della Nova sono stati particolarmente ricchi di risultati: oltre ai diversi tipi di abitazioni (in grotte artificiali, in grandi strutture a pianta ellittica, in capanne a base incassata nella roccia, in strutture ipogee), sono stati rinvenuti all’interno dell’abitato ambienti di servizio ed altri destinati al culto e tracce di attività legate al rituale e a cerimonie sacre.
Il confronto con gli altri abitati coevi o meno, del territorio e di altre aree geografiche, ha portato a ripensare all’esistenza di insediamenti di minore e maggiore complessità e alla necessità di costruire una tipologia ragionata che arricchisca le troppo semplici definizioni di villaggio-centro protourbano-città, senza che questo implichi l’accettazione di un generale e semplicistico criterio evoluzionista, se non all’interno di una medesima facies culturale. Importante è anche l’analisi della dialettica tra centri maggiori e centri minori spesso sorti con finalità specifiche, quali la sorveglianza di guadi e strade, la produzione di particolari prodotti, come il sale, o l’estrazione di pietre o metalli.
Dall’analisi e dalla tipologia dei modelli abitativi e dalla loro maggiore o minore complessità si può inferire, se pur con le dovute precauzioni, l’organizzazione sociale delle comunità che hanno prima ideato e poi costruito la sede in cui vivere. Come più volte si è ribadito nei precedenti Incontri, la “forma” degli abitati e dei paesaggi è prima di tutto frutto di una operazione mentale e culturale. Dalle strutture di un abitato (la forma delle case, la presenza di strutture comuni, di spazi dedicati al culto e altro ancora) è possibile, anche se in via ipotetica, ricostruire la struttura sociale dei suoi abitanti. Infine è possibile con una attenta analisi spaziale dei rinvenimenti degli oggetti della cultura materiale, ipotizzare i comportamenti quotidiani e quelli legati alla religiosità e a specifici culti.
Come sempre il tema ha riguardato l’Etruria in senso lato, ma per i necessari confronti sono stati inseriti anche interventi relativi ad aree diverse, dell’Europa e del Mediterraneo.
In qualche caso, strettamente legato all’Etruria, sono stati analizzati anche elementi di epoca più recente, come esiti dei fenomeni più antichi.
La seconda sezione raccoglie gli interventi relativi agli studi e alle scoperte pre- e protostoriche effettuate in Etruria negli ultimi anni, con preferenza per gli aggiornamenti dei temi affrontati nei convegni precedenti e costituisce un prezioso aggiornamento relativo a ricerche in corso.