Paolino Veneto. Storico, Narratore e Geografo
di
- Anno Edizione:
- 2019
- Argomento:
- Archeologia e tutela del patrimonio archeologico - Saggi e Ricerche
- ISBN:
- 9788891318442
Descrizione:
Anno di Edizione: 2019
Edizione: L'ERMA di BRETSCHNEIDER
Collane:
Rilegatura: Brossura
Pagine: 252, 40 ill. B/N
Formato: 17 x 24 cm
aolino Veneto (Venezia, ca. 1270 - 1344), francescano, fu personalità di indubbio rilievo agli inizi del secolo XIV innanzitutto in ragione di un intenso e continuato impegno in campo politico-diplomatico, che lo portò a viaggiare e operare fra quelle città di Venezia, Avignone e Napoli che più di altre figuravano allora da centri eminenti di una vasta promozione culturale legata all' affermarsi di nuovi poteri, signorili e statali. A queste attività Paolino seppe associare un ruolo di storico, di enciclopedista e di trattatista che fu capace di svolgere nella prospettiva di una mediazione fra i portati di una cultura di stampo ancora gotico e le sollecitazioni di una scientia nova che si stava estendendo in ogni area del sapere contemporaneo. Straordinariamente feconda risultò la sua capacità di far collaborare con la scrittura narrativa una forte dotazione di immagini e figurazioni, tali da rendere le sue stesse opere degli autentici quanto pionieristici Bildertexten, di felicissimo impatto visivo, che dovette impressionare numerosi intellettuali dell' epoca fra cui nientemeno che Giovanni Boccaccio. I manoscritti delle sue opere arrivati sino a noi si mostrano quali mirabili esempi di una coerenza fra differenti saperi che non possiamo oggi insomma definire se non pre-umanistica.
Questo volume di atti del Seminario internazionale di studi, svoltosi presso la Biblioteca Nazionale Marciana di Venezia il 24 ottobre 2016, vuole essere anche un' occasione per reinterpretare e leggere in una chiave nuova rispetto al passato i molteplici aspetti del lavoro di questo mediatore di conoscenze' fino a oggi trascurato, eppure personaggio di spicco sull' orizzonte assai stratificato di tutti i saperi attivi sul finire del Medioevo nonché al momento nel quale si venivano radicando i primi accenni delle nuove stagioni che gli umanisti stavano per rendere uniche e ineludibili per l' intera Europa.