LE LAME PARLANTI. La fortuna dei Tarocchi - Joseph Rozen

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  • Prezzo: € 10.00
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    Descrizione:

    In 8°, bross. edit. 56 pp. ill.ni


    Diffuso a metà Cinquecento in numerose città europee, il gioco dei Tarocchi nelle corti dell'Italia delle signorie si manifesta come un passatempo aristocratico (legato alla lettura, perché le lame sono 'parlanti'). I Tarocchi sono costituiti da un mazzo di 78 carte suddivise in due gruppi distinti; uno di 22 carte illustrate con figure simboliche, dette ‘lame’(o trionfi) e 56 carte divise in quattro semi (o insegne) che variano a seconda dei vari contesti nazionali. Il mazzo più antico giunto fino a noi è quello ‘Visconti di Modrone’: fu realizzato per Filippo Maria Visconti quasi certamente tra 1442 e 1447. La struttura del mazzo dei Tarocchi (anche dopo alcuni 'aggiustamenti' moderni come quelli di Papus) è rimasta sostanzialmente immutata nei secoli: alcune lame recano raffigurati personaggi dal chiaro valore simbolico (il matto, il bagatto, la papessa, l'appeso, la torre, il sole, ecc.) che nei secoli hanno dato modo a interpreti d’ogni formazione di rendere il mazzo una sorta di epifania della cultura di tutta un'età, di una cultura, del gusto d'una corte. Il mazzo dei Tarocchi avrebbe ben potuto avere una storia limitata alla sua diffusione se un uomo di chiesa francese, Antoine Court de Gébelin, non avesse pensato bene di collegare i trionfi dei Tarocchi all'antico mondo egizio. Di quel mondo, nei suoi anni, iniziava lo studio scientifico, e nulla fermò per due secoli questa ipotesi bizzarra, mentre sulle lame si esercitavano artisti di ogni latitudine. Oggi ancora la ‘lettura’ dei Tarocchi ci incanta (o diverte) per il sapore di misteriosa saggezza che malgrado tutto ci trasmette.