STREGONERIA: CRIMINE FEMMINILE. Il caso di donna Prudentia, la Lamia di Blera, e altre streghe - Monia Montechiarini
di
- Anno Edizione:
- 2018
- Casa Editrice:
- Penne e Papiri - Tuscania
- Argomento:
- Medievistica
- ISBN:
- 978-88-89336-71-7
Descrizione:
Formato: mm 170 x 240, 192 pp., ill.ni
In questo saggio vengono illustrate le origini della stregoneria, fenomeno che ha reso pericolosa la donna quando, superato il culto delle divinità notturne e le abilità della conoscenza popolare, con l’arrivo del patto col demonio essa giunge a rinnegare il battesimo, causare la sterilità, eludere i giudici con astuzia.
È un’indagine storica sui verbali di processi, realmente avvenuti tra Medioevo ed Età moderna contro donne accusate di stregoneria ed eresia. Sul processo principale, celebrato nel 1588 vicino Viterbo ai danni di Prudentia, donna sospettata di essere un particolare tipo di strega (lamia) che succhia il sangue dei
bambini, si innestano altri casi giudiziari d’Europa. Questo consente di ipotizzare soluzioni per i delitti rimasti irrisolti, confrontandoli e superando i luoghi comuni di roghi immediati. Il testo vuole ridare voce alle donne del passato, la cui reputazione fu messa in discussione da vicini di casa e amici, che addebitarono loro epidemie e morti premature. Guardate con sospetto per certe abilità di ostetriche e di curatrici o perché forestiere senza figli, come avvenne per donna Prudentia, le streghe furono le colpevoli eccellenti di un’epoca di transizione in cui la donna aveva perso la sua sacralità.
L’autrice:
Monia Montechiarini, giurista, europrogettista e scrittrice. Esperta
di diritto, da vent’anni si occupa di ricerche documentali per
ricostruire i processi contro le streghe. Si impegna per ridare
voce al passato, collaborando con enti in tutta Europa nella stesura
di progetti comunitari per il recupero e la divulgazione della
memoria storica fino al Novecento. Oltre a organizzare convegni
e giornate formative ufficiali, anche col patrocinio del MIBACT,
partecipa come relatrice a importanti rassegne come il
“Festival del Medioevo”