I depositi votivi negli spazi del rito, Analisi dei contesti per un'archeologia della pratica cultuale nel mondo siceliota e magnogreco - Valeria Parisi

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    Descrizione:

    Collana: Archeologia Classica - Supplementi e Monografie, 14
    Pagine: 632, 110 Ill. B/N


    INDICE
    Prefazione di Enzo Lippolis
     Premessa dellAutrice

    Capitolo 1
    Il deposito votivo come archaeological assemblage. Problemi di definizione e di metodo
    1.1 Nota introduttiva 
     1.2 Pratiche e teorie nella bibliografia archeologica sui depositi votivi
     1.3 Impostazione, metodologia e obiettivi 

    Capitolo 2
    La documentazione archeologica
    2.1 Introduzione al catalogo
     La Sicilia 
     La Magna Grecia
    Capitolo 3
     Il deposito votivo come sistema complesso. i livelli di analisi

    3.1 Il contesto topografico e le relazioni spaziali
     3.2 Le condizioni di giacitura e le modalità di formazione 
     3.3 La morfologia
     3.4 Il contenuto
     3.4.1 Manufatti
     a. La ceramica
     b. La coroplastica
     c. I metalli
     3.4.2 Resti organici animali e vegetali

    Capitolo 4 
     Il deposito votivo come categoria archeologica. le tipologie 
    4.1 I depositi di dismissione
     4.2 I depositi di fondazione
     4.3 I depositi di obliterazione
     4.4 Le azioni rituali in giacitura primaria

    Conclusioni 
    Un contributo allarcheologia del culto
     Abbreviazioni bibliografiche

    INDICE DEL CATALOGO


    Sul tema dei depositi votivi la letteratura archeologica ha tradizionalmente mostrato maggiore interesse verso il contenuto della deposizione più che verso la deposizione in sé, proponendo analisi descrittive e formali delle classi di offerte o di singoli oggetti d'arte, spesso estrapolate dai dati contestuali. Anche se più recentemente si è iniziata ad osservare una maggiore sensibilità scientifica verso il deposito votivo inteso come categoria archeologica dotata di un alto potenziale conoscitivo per la ricostruzione delle pratiche rituali, è mancato finora uno studio - analitico e sintetico - sul tema. Da qui l'intenzione di colmare questo vacuum, partendo innanzitutto da una base documentaria ampia e rigorosamente selezionata. Attraverso il censimento dei contesti delle aree coloniali di cultura greca della Sicilia e dell' Italia meridionale, in un periodo compreso tra la fine dell' VIII e il IV-III secolo a.C., in modo da poter cogliere gli inizi della pratica devozionale e la sua recessione/trasformazione, il volume propone l' elaborazione di tipologie di deposito, ossia modelli per classificare e differenziare i complessi votivi, in modo da superare il disordine, anche terminologico, che spesso si riscontra negli studi di settore. Inseriti all' interno del palinsesto della religione greca, i depositi votivi emergono come sistemi complessi in cui gli oggetti, gli spazi, gli attori e i gesti del sacro convivono in stretta relazione. I dati e gli strumenti interpretativi elaborati si propongono, inoltre, come un mezzo utile per leggere il fenomeno delle deposizioni votive nei suoi caratteri generali e specifici, potenzialmente esportabile anche in altri ambiti cronologici e culturali.


    Valeria Parisi è dottore di ricerca in Archeologia presso la Sapienza - Università di Roma, dove collabora in qualità di cultore della materia alle attività di ricerca e di supporto alla didattica per la cattedra di Archeologia Classica. È responsabile del coordinamento scientifico e didattico dello scavo in località Saturo (Taranto). Tra i suoi principali interessi di studio e ricerca, larcheologia del culto e la religione greca, con particolare attenzione alla ricostruzione delle pratiche rituali tramite la documentazione offerta dalla cultura materiale, la coroplastica, soprattutto nei suoi aspetti semantici e funzionali, e i temi legati alla colonizzazione greca in Italia meridionale, in particolare in relazione alle fasi iniziali della fondazione delle apoikiai.