Dalla dogana alla taverna. Il vino a Roma alla fine del Medioevo - Daniele LOMBARDI (RR Inedita)

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  • Prezzo: € 45.00
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    Descrizione:

    In 8°, bross. edit., pp. 512 

    A Roma arrivavano vini “di più sorti et da più luoghi”, come ricordava spesso il più noto esperto sommelier del Cinquecento e bottigliere di papa Paolo III Farnese, Sante Lancerio. Ma quali e quanti erano i vini apprezzati dai papi, dai cardinali e dai cittadini romani della fine del Medioevo? A distanza di sei secoli Daniele Lombardi nel suo libro, frutto di una lunga ed approfondita indagine in archivi e biblioteche, ne rintraccia per la prima volta almeno una quarantina: dal Fiano di Somma Vesuviana al Greco di Ercolano, dal Moscatello ligure di Taggia al Rossese di Monterosso, alla più nota e famosa Malvasia di Candia, tutti “fermentati” che ancora oggi fanno bella mostra di sé sulle tavole di tutto il mondo.

    Bevanda, alimento, elemento sacro e profano allo stesso tempo, il vino viene seguito dall’Autore in tutti i suoi spostamenti: dalle zone di produzione più lontane del bacino del Mediterraneo, fino alle aree più prossime alle mura Aureliane, tanto via mare e via fiume, su navi e barche, quanto via terra, sul dorso di animali o su carri.

    Daniele Lombardi, senza mai discostarsi dalle fonti storiche, ripercorre, quasi come in un viaggio ideale, tutte le fasi di traffico commerciale alle quali il vino era sottoposto, passando dalla dogana, dove esso subiva infiniti controlli e tassazioni, fino alla taverna luogo ultimo per antonomasia legato al suo consumo nel Medioevo. In tutti questi passaggi il vino non è ovviamente l’unico protagonista: insieme ad esso, diventano attori comprimari quegli uomini e quelle donne che a tutti i livelli ne entrarono in contatto partecipando direttamente anche alle vicende della capitale della cristianità. Vicende che, come hanno ben evidenziato gli studi più recenti su Roma, scandirono in questo ultimo scorcio di Medioevo, caratterizzato da un importantissimo periodo di espansione demografica, economica e sociale, i giorni e le ore dei tanti abitanti della città.