Nel mare dell'intimità. L'archeologia subacquea racconta l'Adriatico. Catalogo della mostra (Trieste, 17 dicembre 2017-1 maggio 2018) - a cura di Rita Auriemma

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  • Prezzo: € 35.00
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    Descrizione:

    In 4°, brossura con bandelle,  328 pp. completamente a coll.
    Formato: 22,5 x 29 cm
    Legatura: Filorefe

    L'Atlantico e il Pacifico sono i mari delle distanze, il Mediterraneo è il mare della vicinanza, l'Adriatico è il mare dell'intimità. Siamo partiti da qui, siamo partiti da lui, dal grande cantore di questo mare, Predrag Matvejevic. Per raccontare i mille racconti dell'Adriatico abbiamo scelto una voce narrante, l'archeologia subacquea, e abbiamo privilegiato le storie che il mare stesso custodiva nei suoi fondali o lambiva lungo le rive: i paesaggi costieri antichi, gli insediamenti, le strutture dei porti e degli approdi, i relitti delle imbarcazioni, le discariche portuali, i reperti senza contesto. Siamo entrati nelle lagune e abbiamo risalito qualche fiume, per accedere allo spazio "dilatato" dell'Adriatico, alla ricerca di navi e di porti fantasma inghiottiti dalle terre emerse. I relitti, miliari delle vie del mare, ci raccontano di flussi di merci provenienti da aree diverse del Mediterraneo, carichi che si compongono, si dividono e si irradiano nei grandi empori dell'Adriatico, epicentri di trade networks, come accade oggi nelle grandi metropoli commerciali.


    Rita Auriemma è archeologa, docente presso l'Università del Salento. La linea direttrice delle sue ricerche è l'archeologia dei paesaggi, in particolar modo costieri e subacquei, attraverso la riflessione sulle problematiche di carattere geomorfologico e paleoclimatico, lo studio delle forme e dei modi del popolamento costiero nell'antichità, le dinamiche di interazione tra uomo e ambiente. I suoi lavori mirano alla conoscenza, tutela e valorizzazione dei paesaggi d'acqua anche attraverso la realizzazione di sistemi informativi territoriali. Attualmente è Direttore del Servizio catalogazione, formazione e ricerca dell'Ente Regionale per il Patrimonio Culturale del Friuli Venezia Giulia