IL DESTINO NELLE STELLE. L’astrologia nel mondo classico - Dario Pedrazzini

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    Descrizione:

    In 8°, bross. edit con bandelle e segnalibro, ill.ni b/n


    L'astrologia è una disciplina antichissima, nata in Mesopotamia nel secondo millennio avanti Cristo. Cuore dell'astrologia è l'idea di un rapporto tra macrocosmo e microcosmo, cioè la convinzione che ci sia una stretta corrispondenza tra cielo e Terra, tra i movimenti planetari e gli eventi terreni. In origine l'astrologia non era ancora una scienza, ma semplicemente una tecnica di divinazione basata sull'osservazione dei corpi celesti, ma in seguito i sacerdoti assiri e babilonesi iniziarono a registrare metodicamente i movimenti degli astri, ottenendo una grande quantità di dati e quindi la possibilità di fare predizioni sugli eventi celesti futuri. Nella Grecia classica l'astrologia era considerata un'arte forestiera, quindi barbara, ma dopo che Alessandro Magno ebbe conquistato l'Oriente le dottrine astrologiche iniziarono a diffondersi e a prendere il posto delle tradizionali credenze greche, anche se riviste alla luce del pensiero matematico-geometrico tipicamente greco. La precisione richiesta dalla pratica astrologica è stata probabilmente uno degli impulsi più importanti per il progresso dell'ingegneria e della meccanica greca. A Roma l'astrologia suscitò l'interesse degli imperatori, che ne videro l'utilità pratica al servizio dei loro obiettivi politici. Nel mondo antico divenne il principale modello teorico di interpretazione globale della realtà e di fatto le sue idee penetrarono in ogni ambito culturale: dalla religione che identificò i pianeti con le divinità greco-romane, al pensiero filosofico che vide nelle basi scientifche dell'astrologia la prova della razionalità del mondo, alla medicina che basava le sue diagnosi sulla corrispondenza tra le parti del corpo umano e i segni dello zodiaco, alla politica che vide nell'imperatore la personificazione terrena del Sole.