PRAESEPIUM. La raffigurazione della Natività e dei Magi nell'arte cristiana delle origini - (Nuova edizione limitata 2016 numerata a mano)
di Alfonso Bartoli, Maria Elisa Garcia Barraco
- Anno Edizione:
- 2016
- Collana/Rivista:
- IPAZIA. Collana di antichita’ classiche - ISSN 2611-495X
- Casa Editrice:
- Arbor Sapientiae Editore - Roma
- Argomento:
- Archeologia paleocristiana
- ISBN:
- 978-88-94820-00-3
Descrizione:
In 8°, bross. edit. su cartoncino acquarello avorio con risvolti, 54 pp. su carta paltina avoriata, 35 ill.ni in b/n e coll.
INDICE:
INTRODUZIONE
I. IL NATALE E L’EPIFANIA NELL’ARTE CRISTIANA PRIMITIVA
A. Bartoli
- L’Adorazione dei Magi
- La Natività abbinata all’Adorazione dei Magi
- Sarcofago con Natività e Adorazione dei Magi
II. REPERTORIO REPERTORIO ICONO GRAFICO - Tavole
M. E. Garcia Barraco
Abstract:
La raffigurazione della Natività non nasce insieme al culto del cristianesimo, le prime attestazioni di scene con presepe giunte fino a noi risalgono al III secolo ed è solo nel IV che si affermano con una certa regolarità e stereotipia. L’adorazione dei Magi risulta invece di più antica tradizione iconografica, dapprima slegata dal contesto della Natività e presentata in collegamento con un bambino Gesù già grandicello affiancato dalla Vergine o seduto sulle sue ginocchia. Lo studio qui proposto affronta un percorso quanto mai singolare sulla rappresentazione del Natale e dell’Epifania nell’arte cristiana primitiva (II, III e IV sec.) analizzando gli affreschi e i bassorilievi, tutti a carattere cimiteriale, nei quali per noi è ancora possibile ammirare le prime interpretazioni artistiche del presepe. Attraverso lo studio e la campionatura dei reperti viene verificata la modularità con cui si è cominciata a diffondere la tradizione presepiale e forse la contemporanea evoluzione linguistica del termine praesepe (mangiatoia) per indicare, con una magnifica sineddoche, l’insieme dei personaggi che compongono la scena della Natività del Cristo. La fattezza dei disegni e dei bassorilievi non raggiunge mai valori estetici elevati, solo la figura della Vergine, rappresentata per lo più con il capo velato e in atteggiamenti solenni, sembra mantenere volutamente una maestosa bellezza all’altezza delle divinità classiche. Giuseppe invece farà la sua comparsa nel contesto della Natività vicino a Maria solo nel V secolo (mosaici di Santa Maria Maggiore), sostituendosi alla figura maschile del profeta Isaia.
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Puer natus
Puer natus in Bethlehem,
Unde gaudet Jerusalem.
Hic jacet in praesepio,
Qui regnat sine termino.
Agnovit bos et asinus
Quod puer erat Dominus
(Henricus Pistor, Inni liturgici, XV sec.)
Kayword: presepep aleocrisitano, archeologia paleocristiana, cristianesimo delle origini