Mouseia. Tipologie, contesti, significati culturali di un'istituzione sacra (VII-I sec. a.C.) - Ada Caruso (Studia Archaeologica, 208)
di
- Anno Edizione:
- 2016
- Casa Editrice:
- L’Erma di Bretschneider - Roma
- Argomento:
- Archeologia e tutela del patrimonio archeologico - Saggi e Ricerche
Descrizione:
Collane: Studia Archaeologica, 208
ISBN: 978-88-913-0994-5
Rilegatura: Brossura
Pagine: 458, 120 ill. B/N
Formato: 17 x 24 cm
Indice:
Indice
Introduzione
Definizione del tema e metodologia di indagine
Storia degli studi
Parte I: Tipologie - Strutture - Contesti
1. Premessa: origine, numero e timai delle Muse
2. Mouseia: terminologia e tipologie
3. Contesti, topografia, architettura
4. La connessione con il ginnasio
5. Muse e musica
6. L' ambito funerario
7. Muse come ninfe? il rapporto con l' acqua e le grotte
Parte II: Funzioni
1. L' organizzazione e le magistrature
2. I sacerdoti delle Muse
3. L' attività intellettuale
4. Le raccolte di testi
4.1. La biblioteca del Mouseion dell' Accademia
4.2. La biblioteca del Mouseion del Peripato
4.3. La biblioteca del Mouseion di Alessandria
5. I medici
6. Il rituale, le feste, gli agoni
Parte III: Catalogo
Tipologia A. Mouseia come Luoghi di Culto
(1) Monte Elicona e Valle delle Muse
Fonti
Documentazione archeologica
Sintesi: il culto delle Muse e il culto eroico di Esiodo
(2) Tespi
Fonti
Documentazione archeologica
Sintesi: il duplicato urbano del santuario sull' Elicona
Oggetto del lavoro sono gli spazi consacrati alle Muse nel mondo greco (mouseia), teatro sia di rituali sacri sia di attività intellettuali. A partire dalla documentazione letteraria ed epigrafica vengono individuati trenta santuari delle Muse. Di essi vengono analizzati per la prima volta materiali, documenti e strutture con un approccio al contempo sistematico, globale e interdisciplinare, teso a ricostruire i singoli contesti. Nel quadro evolutivo risulta che quello di Alessandria, notoriamente il più celebre di tutti i mouseia, è solo il punto di arrivo di un fenomeno che ha origini ben più antiche e complesse. Tale fenomeno nasce, infatti, da premesse religiose, all' interno di specifici contesti paesaggistici, e scevro, all' inizio, da qualsiasi finalità di studio (mouseion del Monte Elicona, VII sec. a.C.), si sviluppa in un ambito educativo già costituito qual è il ginnasio, dal quale mutua le strutture (mouseia di Paro, di Crotone, di Taranto, dell' Accademia di Platone, di Chio, Cos, Teo), e, solo in un secondo momento, si trasforma in un istituto autonomo in cui vivono e operano gruppi chiusi' di eruditi, legati da vincoli religiosi e impegnati in attività di ricerca a livello scientifico (mouseia del Peripato, di Alessandria, di Siracusa, di Antiochia, di Istros).
Attraverso una ricostruzione nuova e originale emergono le valenze sociali ed educative degli spazi delle Muse e la loro progressiva definizione. Il lavoro mostra non solo la larga diffusione dei mouseia, ma anche l' originalità della loro presenza e funzione nel tessuto culturale delle città. Lo studio condotto offre una lettura complessiva di un tema finora non adeguatamente esplorato, proponendo una visione critica dell' evoluzione storica e delle diverse funzioni assunte da questa istituzione nel mondo greco.