L'Obolo di Persefone. Immaginario e ritualità dei pinakes di Locri (MOUSAI, 1) - Elisa Marroni , Mario Torelli

di Mario Torelli

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  • Prezzo: € 20.00
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    Descrizione:

    Collana: Mousai (1)

    Pagine: 128, Ill.
    Formato: cm.21x27



    Nel XIX secolo lo scavo del celebre santuario extraurbano di Locri Epizefiri dedicato a Persefone ha portato alla luce oltre 1.500 esemplari, integri o in frammmenti, di pinakes figurati, databili nell’arco di pochi decenni della prima metà del V secolo a.C., che costituiscono un insieme unico nel variegato mondo della devozione religiosa greca di età classica.
    Sin dai primi anni successivi alla scoperta hanno avuto particolare fortuna interpretazioni delle scene rappresentate, per nulla aderenti alle finalità implicite nella deposizione di questi pinakes nel santuario della dea e alla cultura dei modesti ceti sociali, che è facile immaginare fossero i fruitori di questi oggetti. Sono state infatti scomodate credenze esoteriche, riti segreti ed altre fumisterie, che hanno prosperato nella difficile situazione costituita dalla scarsa informazione, che possiamo riassumere in primo luogo nella penosa condizione dell’edizione del materiale, mai completamente pubblicato e di fatto sconosciuto nella sua consistenza quantitativa, e in secondo luogo nella generale tendenza a privilegiare alcune scene a scapito di quello che si presenta invece come un vero e proprio sistema figurativo. Una prima reazione a questo stato di cose si deve a Mario Torelli, uno dei due autori di questo libro, che nel 1977 ha proposto un itinerario di lettura sistemica, che collocava al centro delle immagini di questi pinakes il mondo della fanciulle impegnate nella preparazione del rito nuziale. Ma a questa ricostruzione mancavano il dato quantitativo e la presentazione completa dei tipi figurati, un’opera che solo nel 2007 è giunta a conclusione con l’edizione completa delle nostre tavolette, curata da L. Vlad Borrelli, E. Lissi-Caronna e C. Sabbione.
    Grazie al supporto dei nuovi dati del corpus, gli autori hanno raggiunto conclusioni nuove su queste singolari rappresentazioni.. In particolare Elisa Marroni ha scomposto il tradizionale quadro tipologico e ha analizzato i significati del sistema delle immagini, mentre a Mario Torelli si deve una nuova rilettura dei rituali rappresesentati e un’originale ricostruzione antropologica della mentalità dei devoti e del collegato linguaggio dei pinakes, con rilevanti conseguenze di portata storica sullo sforzo, compiuto nel momento di straordinario pericolo corso dalla società tutta a causa dell’aggressiva politica di Anassila di Reggio, mirante all’integrazione dei gruppi subalterni protagonisti delle immagini dei pinakes.






    Elisa Marroni, laureata in Archeologia Romana presso l’Università di Perugia, con una tesi dal titolo I culti dell’Esquilino, è Dottore di Ricerca in Archeologia Greca e Romana presso lo stesso ateneo, con una tesi sulla ceramiche attiche a figure rosse del Museo di Tarquinia. Borsista dell’Accademia Nazionale dei Lincei nell’ambito dei Progetti di Ricerca “Santuari virgiliani nel Lazio antico” e “Santuari antichi di area etrusco-laziale: interferenze religiose e culturali”, coordinati dal Premio Balzan 2014 Prof. Mario Torelli. Autrice di alcune monografie, tra cui I culti dell’Esquilino (Roma, 2010), Repertorio dei santuari del Lazio (Roma, 2011), Ceramiche attiche a figure rosse da Tarquinia (contributo al Catalogo del Museo Archeologico Nazionale) (Rossano, 2014), e di alcuni articoli di carattere scientifico e di vario argomento, si occupa principalmente di archeologia del culto, con particolare riguardo alla religione romana.



    Mario Torelli è stato dal 1975 al 2010 professore ordinario di Archeologia e Storia dell’Arte Greca e Romana nelle Università di Cagliari e Perugia. È stato Visiting Professor in molte Università americane, inglesi, canadesim e francesi. È Socio dell’Accademia delle Scienze di Torino (dal 2001) e dell’Accademia Nazionale dei Lincei (dal 2011). Ha ricevuto la laurea honoris causa dall’Università di Tübingen, Germania (2007) e dall’Università di Jaén, Spagna (2013). Dal 2013 è Advisor del World Archaeological Forum di Shanghai (Repubblica Popolare Cinese). Nel 2014 ha ricevuto il Premio Internazionale Balzan per l’Archeologia Classica.
    È autore di 25 libri e di oltre 300 articoli scientifici.
    I suoi interessi spaziano dagli studi sul mondo etrusco, con particolare riguardo alle tematiche relative all’arcaismo, all’ellenizzazione e alla rappresentazione figurata, a quelli sul mondo greco, con indagini sulle situazioni della Magna Grecia e al commento al testo di Pausania, a quelli sul mondo romano, che comprendono lavori sul rilievo storico romano e sulla romanizzazione dell’Italia.