Oxhide Ingots in the Central Mediterranean. [With CD]

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  • Prezzo: € 150.00
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    Descrizione:

    Lo Schiavo, Fulvia. D. Muhly, James. Maddin, Robert. Giumilia-Mair Eds, Alessand
    CNR - Istituto per gli Studi Micenei ed Egeo-Anatolici

    English Text.
    Roma, 2009; paperback, pp. 518, b/w ill., cm 21x30.

    Il primo ritrovamento di lingotti di rame "a forma di pelle di bue" (o peau-de-boeuf o ox-hide o oxhide come comunemente vengono denominati) è localizzato in Sardegna (S. Maria di Valenza) e risale al 1857 e venne immediatamente segnalato nel Bullettino Archeologico Sardo dal grande studioso Giovanni Spano. Circa mezzo secolo dopo un deposito di lingotti di forma simile fu rinvenuto ad Haghia Triada (Creta) e fu pubblicato da Luigi Pigorini nel 1904.
    Ad oltre un secolo da quelle scoperte e dalle pubblicazioni pioneristiche dovute ai due grandi studiosi, i ritrovamenti di questa classe di reperti, cronologicamente inquadrabili fra il XIV e l'XI secolo a.C., si sono moltiplicati. La carta di distribuzione si è ampliata a partire dal Mediterraneo orientale: l'isola di Cipro, l'Anatolia, il Mar Nero, Creta, le isole dell'Egeo, la Grecia, senza contare un rinvenimento isolato in Europa centrale. Quanto all'iconografia, i rilievi egiziani sono ricchi di raffigurazioni di portatori e di magazzini con lingotti di questa foggia.
    L'importanza di questa classe di reperti per la ricostruzione della rete di traffici internazionali dell'età del bronzo è ulteriormente confermata dalle centinaia di lingotti di questo tipo rinvenuti a bordo di due importanti relitti di navi del II millennio, naufragate rispettivamente a Uluburun e a Capo Gelidonya lungo la costa turca.
    Il presente volume, curato dai più importanti specialisti internazionali del settore (F. Lo Schiavo, R. Maddin, J. Muhly, A. Giumlia-Mair), ricco di contributi, oltre che degli stessi curatori, anche di altri studiosi di primo piano (V. Kassianidou, G. Papasavvas, R.M. Albanese Procelli) e arricchito di appendici redatte da archeologi operanti sul campo (R. D'Oriano, M. Sanges, A. Usai), offre un panorama completo ed aggiornato dello stato delle nostre conoscenze, una discussione ed un bilancio critico degli studi e delle interpretazioni proposte nella amplissima bibliografia, un repertorio completo dei reperti localizzati nel Mediterraneo centro-occidentale – Sicilia, Sardegna, Corsica, Francia meridionale – corredato da studi archeometrici originali ed in gran parte inediti.
    Studi specialistici sono dedicati ai marchi impressi o incisi (M.G. Amadasi Guzzo) e al problema dei pesi dei lingotti frammentati, sia del punto di vista archeologico (F. Lo Schiavo) che matematico (M. Lo Schiavo). Completano il volume le analisi metallurgiche (R. Maddin), la revisione critica degli studi sulle provenienze della materia prima, basati sulle analisi degli isotopi del piombo (A. Hauptmann) e l'illustrazione del database sui dati analitici che, insieme alle metallografie, è contenuto nel CD-rom allegato (E. Farinetti).
    Un'opera fondamentale per lo studio della circolazione dei metalli nel Mediterraneo dell'età del Bronzo, che certamente stimolerà nuovi sviluppi e studi approfonditi sulle complesse relazioni che intercorsero fra Oriente ed Occidente nel II millennio a.C.