Comacchio nell'alto Medioevo. Il paesaggio tra topografia e geoarcheologia (Premio Ottone d'Assia e Riccardo Francovich 2014)

di Alessandro Alessio Rucco

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  • Prezzo: € 28.00
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    Descrizione:

    Il paesaggio antico del delta del Po è oggetto di studi di varia natura da diversi decenni. Potremmo azzardare, anzi, che questo territorio attiri l’attenzione dei ricercatori da secoli, come sembrano suggerire alcune carte settecentesche contenenti mirabili tentativi di ricostruzione del paesaggio di età romana e medievale sulla sola base delle fonti scritte. Affrontare oggi il tema del paesaggio comacchiese altomedievale significa, dunque, dialogare con questa tradizione, riconoscendone i meriti, ma anche trovando le parole per evidenziarne il potenziale sopito. Per fare ciò, la presente ricerca ha fatto ricorso a metodi essenzialmente topografici come il telerilevamento, lo studio della cartografia storica, della toponomastica e delle fonti scritte. Tuttavia, nella convinzione che occuparsi di archeologia dei paesaggi significhi anche saper declinare il rapporto uomo-ambiente al livello del singolo sito, essa ha previsto il ricorso a discipline analitiche ma contemporaneamente microinvasive come la geoarcheologia. Con la collaborazione di specialisti di diversi settori, si è tentato, dunque, di sistematizzare da un lato quanto finora prodotto e, dall’altro, di creare nuove conoscenze su specifici ambiti paesaggistici. Il risultato è uno spaccato composito in cui confluiscono dati certi ed ipotesi di lavoro che ci auguriamo di aver impostato in modo sufficientemente corretto per il proseguimento della ricerca.

    Sommario

    Presentazione, di Sauro Gelichi
    Introduzione
    1 . Un secolo di studi tra archeologia del territorio e dibattito storiografico

    1 .1 Tra Francesco Proni e Nereo Alfieri
    1 .2 L’eredità di Nereo Alfieri
    1 .3 Dagli anni Ottanta al 1996
    1 .4 Gli anni Duemila: la Carta archeologica del territorio ferrarese (F. 77 3. S.E.): Comacchio
    1 .5 Conclusioni preliminari sull’insediamento: il modello romano e la tarda Antichità
    1 .6 Gli anni Duemila: un nuovo approccio archeologico
    1 .6 .1 Gli scavi 2001 e 2003; 1 .6 .2 L’Università Ca’ Foscari di Venezia e lo studio dell’Adriatico settentrionale; 1 .6 .3 Gli scavi 2006-2010
    1 .7 Il dibattito sugli emporia
    1 .8 “Cos’è Comacchio?”: considerazioni conclusive
    2 . Stato degli studi per una definizione del territorio

    2 .1 Cenni generali sulla geomorfologia della pianura
    2 .2 L’idrografia
    2 .2 .1 L’Eridano: il sistema meridionale; 2 .2 .2 L’Eridano: il sistema settentrionale; 2 .2 .3 Il delta: diffluenti e foci; 2 .2 .4 Idrografia artificiale
    2 .3 Linee di costa e “rilievo”
    2 .4 La vegetazione
    2 .5 La viabilità
    2 .6 Uso del territorio: il commercio, il sale, l’agricoltura, la pesca
    2 .7 Riepilogo e conclusioni preliminari
    3 . Il paesaggio tra foto aeree e cartografia storica

    3 .1 Lo studio delle foto aeree
    3 .1 .1 Il paesaggio nell’aerofotointerpretazione; 3 .1 .2 Visibilità; 3 .1 .3 Le coperture fotografiche utilizzate; 3 .1 .4 Il quadrante nord-occidentale; 3 .1.5 Il quadrante nord-orientale; 3 .1 .6 Il quadrante sud-occidentale; 3 .1 .7 Il quadrante sud-orientale
    3 .2 Lo studio della cartografia storica
    3 .2 .1 Il paesaggio nella cartografia storica; 3 .2 .2 La rappresentazione cartografica del territorio ferrarese e il materiale consultato: Fondo Crispi e varie; 3 .2 .3 Ragioni della selezione e punti da sviluppare; 3 .2 .4 Nota sulla georeferenziazione delle carte; 3 .2 .5 Il territorio tra XVI e XVIII secolo
    3 .3 Alcune riflessioni
    3 .3 .1 Confronto tra i dati cartografici e i dati aerofotografici; 3 .3 .2 Il paesaggio in trasparenza: prima proposta ricostruttiva
    3 .4 Alcune considerazioni topografiche sulle aree di Villaggio San Francesco e dell’ex Zuccherificio a Comacchio
    3 .4 .1 Premessa; 3 .4 .2 Le “palafitte” di Francesco Proni; 3 .4 .3 La laguna a nord di Comacchio; 3 .4 .4 Le strutture di Villaggio San Francesco e dell’ex Zuccherificio in relazione alla morfologia locale; 3 .4 .5 Considerazioni conclusive
    4 . Il paesaggio tra fonti scritte e cartografia

    4 .1 Premessa
    4 .2 Il X secolo: una panoramica sul territorio
    4 .2 .1 Diploma di Ottone I, 19 dicembre 962, Nocera (o Vicueria?); 4 .2 .2 Bolla di Leone VIII, 13 giugno 964, Laterano; 4 .2 .3 Le saline; 4 .2 .4 Altri elementi del paesaggio
    4 .3 Uno sguardo ai secoli successivi
    4 .4 Conclusioni
    5 . Indagini nell’area di S . Maria in Padovetere in Valle Pega
    (testo e immagini a cura di Alessandro Alessio Rucco, Paolo Mozzi, Enrico Ninello)

    5 .1 Premessa
    5 .2 Il noto
    5 .2 .1 L’area archeologica di S. Maria in Padovetere; 5 .2 .2 S. Maria in Padovetere nello spazio
    5 .3 L’indagine
    5 .3 .1 Metodi e strumenti; 5 .3 .2 Risultati: stratigrafie; 5 .3 .3 Risultati: le datazioni 14C
    5 .4 Interpretazione preliminare e problemi aperti
    6 . Considerazioni conclusive . Una proposta ricostruttiva del paesaggio comacchiese nell’alto Medioevo

    6 .1 Dal mare all’entroterra: accesso e vie navigabili
    6 .2 Lagune e terre emerse
    6 .3 L’uomo nel paesaggio: risorse e loro sfruttamento
    6 .4 Ultime riflessioni e un caso di studio: l’area di Motta della Girata in Valle Pega
    Appendici: Appendice al Capitolo 3; Punti di georeferenziazione delle carte (GCPs); Appendice al Capitolo 4

    Bibliografia
    Ringraziamenti
    Abstract