NON CAPISCO LA DIREZIONE DEI VENTI - GIOVANNI GUACCERO

di GIOVANNI GUACCERO

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  • Prezzo: € 20.00
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    Descrizione:

    Formato 21×29,7 – Pagine 28

    Musiche di Giovanni Guaccero
    Canzoni su testi di Archiloco, Alceo, Saffo tradotti da Maria Grazia Bonanno
    Brani inclusi nell’omonimo CD dell’Archilochus 5et
    La raccolta di canzoni Non capisco la direzione dei venti nasce, come l’omonimo CD dell’Archilochus 5et, nell’ambito del “Progetto Archilochus. Lirica antica e interpretazioni contemporanee”, promosso dalla Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli Studi di Roma Tor Vergata. Come scrive nel libretto del CD Eugenio Lanzillotta, ideatore e promotore di tutto il progetto, «con questa iniziativa si intendeva riproporre i testi della lirica antica, da Archiloco alle prime poesie in volgare e anche oltre, come fonti di performances artistiche nelle variegate forme che la cultura contemporanea sa esprimere (traduttive, musicali, teatrali)».
    Dopo la prima iniziativa, più di ambito “classico”, svoltasi il 20 maggio 2014 presso l’Auditorium “Ennio Morricone” dell’Università di Tor Vergata in occasione della presentazione dei primi due numeri di “Rationes Rerum. Rivista di Filologia e Storia”, dove sono state eseguite le mie Liriche greche su testi di Archiloco, Alceo e Saffo tradotti da Maria Grazia Bonanno (confluite poi nell’omonimo CD pubblicato nel 2014 sempre dalle edizioni Tored), successivamente, nel 2015, per iniziativa dello stesso Eugenio Lanzillotta ha preso corpo l’idea di comporre, sempre a partire dalle traduzioni delle liriche greche della Bonanno, un corpus di canzoni, cinque delle quali sono state presentate in concerto il 19 maggio 2015 sempre presso l’Auditorium di Tor Vergata.
    Per quell’occasione è nato l’Archilochus 5et, formato da Antonia D’Amore alla voce, Antonello Sorrentino alla tromba, Dario Miranda al contrabbasso, Nicola Raffone alla batteria e da me al pianoforte. Durante le prove del gruppo i miei brani hanno preso una forma maggiormente definita e sono stati arrangiati. Un ulteriore passo è stato poi la realizzazione del CD, inciso nell’agosto del 2015, dove sono stati precisati maggiori dettagli, e dove l’interpretazione della parola cantata e le prassi improvvisative di matrice jazzistica hanno trovato un pieno equilibrio.
    Le musiche presentate in questa raccolta possono considerarsi quindi come il punto di arrivo di un percorso dove la scrittura definitiva dei brani rappresenta l’ultimo passaggio di un processo creativo che, nato al pianoforte, sulla base delle prime stesure scritte ha preso poi forma sonora attraverso il lavoro di gruppo, e in ultimo, dopo la fissazione dell’esecuzione su supporto digitale, si è trasformato in composizione finita.
    Una delle cose che ho trovato interessanti in questa operazione è stato il lavorare a partire da traduzioni moderne, rigorose e al tempo stesso “musicali”, quasi non tenendo conto del contesto nel quale le liriche originali erano state concepite. In tal senso, possiamo dire che nella musica è praticamente del tutto assente un riferimento alla “grecità”. Ho voluto, cioè, comporre semplicemente delle canzoni, “moderne” e nel mio stile, con testi in italiano, i quali sembrano di una attualità sconcertante, trattando spesso di temi “senza tempo” e quindi pienamente “contemporanei”, come la passione amorosa, il viaggio in mare, il passare del tempo, la guerra.
    L’incontro tra prassi esecutive jazzistiche e un linguaggio della canzone, che utilizza traduzioni moderne di liriche greche arcaiche, come afferma Giorgio Adamo, nelle note che accompagnano il CD, «costringe il musicista a un ulteriore sforzo di adattamento quanto più il codice che si utilizza manifesta, come in questo caso, una sua specifica caratterizzazione e coerenza interna: non si tratta solo di creare un sostegno e un accompagnamento sonoro all’espressione poetica, ma di far incontrare e incrociare, appunto, due percorsi espressivi».

    Si è scelto così di pubblicare le “trascrizioni” delle canzoni nel tradizionale formato lead sheet, costituito dalla linea melodica vocale con il testo e le sigle degli accordi, lasciando quindi, salvo alcune indicazioni di arrangiamento notate, ampio spazio alla possibilità di reinvenzione e di improvvisazione. Il tipo di siglatura adottato è più “descrittivo” che sintetico, e ha come riferimento principale il Cancioneiro Jobim, curato da Paulo Jobim.
    Le tonalità dei brani non sono quelle originali di composizione, ma sono quelle scelte per la voce di Antonia D’Amore e utilizzate dal gruppo per i concerti e per la realizzazione del CD. Trattandosi di tonalità “basse”, si è scelto per comodità di scrivere la linea melodica vocale un’ottava sopra rispetto alla effettiva emissione vocale.
    Le parti melodiche strumentali (quelle senza testo poetico sotto) sono pensate per la tromba, ma possono essere suonate anche da altri strumenti.
    I primi otto brani sono quelli inclusi nel CD. Il nono, Luccica di bronzo la grande casa, eseguito dal gruppo solamente dal vivo, è stato composto dopo la realizzazione del disco ed è nato a partire da un’idea di scansione ritmica del primo verso del frammento poetico, sperimentata in prova da Antonia D’Amore con l’accompagnamento percussivo di Nicola Raffone.
    Nelle performance del gruppo le canzoni sono integrate dalla recitazione con musica improvvisata di altre tre traduzioni di Maria Grazia Bonanno, che includiamo in questa pubblicazione, una delle quali (Tu che siedi in variegato trono, Afrodite eterna), costituisce il bonus track del CD.


    GIOVANNI GUACCERO è nato a Roma nel 1966, dove ha compiuto gli studi musicali e universitari (diplomandosi in composizione con Luciano Pelosi presso il Conservatorio “S. Cecilia”). Opera nei settori della musica colta contemporanea e della popular music, collaborando con varie realtà “storiche” romane come Nuova Consonanza, Coro Aureliano, Scuola Popolare di Musica di Testaccio, Folkstudio. Ha scritto numerose composizioni (da camera, corali, per orchestra, teatro musicale e canzoni) eseguite in varie rassegne in Italia e all'estero, incise in progetti discografici e pubblicate da piccoli editori indipendenti (Semar, Pontevecchio, Domani Musica). Ha composto musiche su testi di vari scrittori tra cui Pier Paolo Pasolini, Dacia Maraini, Elio Pecora, Giorgio Somalvico. Ha fatto parte del gruppo AleaNova e ha fondato il gruppo Alquímia, con cui ha sviluppato un linguaggio al confine tra improvvisazione e prassi compositive sia di ambito “colto” che pop. Attivo anche in ambito musicologico attraverso la pubblicazione di saggi e volumi (Musica/Realtà, Musica Domani, Aracne) e interventi in convegni (interenti in particolare l’improvvisazione), insegna dal 2007 “Elementi di composizione per Didattica” presso il Conservatorio “F. Cilea” di Reggio Calabria.