Bengt Kristenson. Vibrazioni dal nord al sud - a cura di Maria Giuseppina Di Monte e Pontus Kristenson
di
- Anno Edizione:
- 2015
- Casa Editrice:
- Palombi Editori - Roma
- Argomento:
- Arte e storia dell'arte
- ISBN:
- 9 78-6060-670-9
Descrizione:
21 x 26 cm
164 pagine
Lingua italiano
E’ fortemente evocativa della poetica di Bengt Kristenson l’espressione “Vibrazioni dal Nord al Sud”, scelta a titolo del volume monografico curato da Maria Giuseppina Di Monte, responsabile del Servizio per gli Studi e Pubblicazioni della Galleria Nazionale d’Arte Moderna, e da Pontus Kristenson, figlio dell’artista. Essa intende, in particolare, richiamare il tratto distintivo della produzione dell’artista svedese, lo stato costantemente sospeso in un equilibrio precario tra la memoria dei paesaggi del Nord Europa e la fascinazione per le atmosfere mediterranee. Il volume/catalogo viene pubblicato in occasione della mostra monografica allestita alla Galleria Nazionale d'Arte Moderna di Romana nella primavera del 2015 ed è articolato in una serie di saggi che ripercorrono l’esperienza biografica ed artistica di Kristenson, dagli esordi, giovanissimo, nell’arte del disegno e della caricatura, attraverso la fondamentale esperienza dei viaggi in Italia, dal 1947, e del periodo di residenza a Roma, dal 1961, sino al recupero della tradizione artigianale svedese della scultura su legno e al rientro in patria. Il suo percorso è illustrato e raccontato attraverso le parole, le esperienze e i ricordi di importanti storici dell’arte come Maria Vittoria Marini Clarelli, già Soprintendente della GNAM, Maria Giuseppina Di Monte, Luciana Tozzi, Alfonso Berardinelli, critico letterario e vicino di casa dell’artista durante il suo soggiorno romano, e di Marisa Saetti, autrice di una celebre intervista a Kristenson del 1973. Il catalogo delle opere e la loro presentazione segue una disposizione per soggetti, che ripercorre quella dell’esposizione e mette in luce l’obiettivo fondamentale perseguito dall’artista nei suoi dipinti, nei disegni e nelle sculture, cioè rappresentare e comunicare, in toni ora classicheggianti, ora ludici, grotteschi o surreali, la forza del contrasto, non solo tra Nord e Sud, tra sentire nordico e sentire italiano, ma anche tra chiuso e aperto, statico e dinamico, passivo e attivo, forma e contenuto. Questi i temi che si susseguono: “architetture italiane”, che nei disegni di Kristenson assumono linee tormentate e stranianti; “figure in movimento”, sempre basate sul concetto di chiasmo ed equilibrio precario; “il gioco degli oggetti”, spesso materiali riciclati che vengono composti e combinati a costruire installazioni e nature morte; “le parole come immagine”, ossia la trasformazione della scrittura in “immagine visiva”, che trova la sua massima espressione nelle “fish-boxes”, listoni recuperati da cassette di pesce abbandonate a riva e tra gli scogli dai commercianti iscritte con i nomi di ditte di pesce, che, da “bricoleur sui generis”, Kristenson rielabora e giustappone in composizioni ritmiche di parola-immagine; “visioni oniriche”, dove si ripetono con frequenza quasi ossessiva le medesime figure, una distesa e l’altra seduta, in un’infinità di varianti; ed, infine, “l’altra natura”, che esprime appieno, attraverso immagini di paesaggi, la tensione costante dell’artista tra l’anima nordica originaria e quella mediterranea d’adozione. Una citazione per tutte, tratta dall’intervista a Kristenson a cura di Marisa Saetti, ben condensa il suo pensiero e può essere assunta a manifesto della sua poetica: “Io mi trovo, credo, in un punto di equilibrio incerto tra cose contrapposte, un punto di equilibrio instabile, precario, tra vari opposti, come buffo e solenne, classico e grottesco. Penso che nei miei lavori questo squilibrio-equilibrio sia sempre presente”. Un volume fondamentale per conoscere e comprendere l'arte di questo artista Svedese protagonista della scena artistica internazionale del XX° secolo