Apeluthesan. La Stele di Alicarnasso (Lo specchio del Sole) - Lucio Castagneri

di Lucio Castagneri

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    Prezzo: € 13.00
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    Descrizione:

    In 8°, bross. edit. con bandelle, 64 pp., ill.ni b/n.

    Il “disvelamento” del back-ground della Stele di Alicarnasso con le suggestioni di un verosimile combattimento di Amazon e Achillia, liberate con onore (apeluthesan), e le loro storie sofferte che le hanno condotte a scendere nel cruento mondo dell’arena, costituiscono il nucleo del dramma teatrale ambientato nel secondo secolo d.C. nella città greca di Alicarnasso ormai soggetta a Roma. Le implicazioni misteriche dovute al fulmine che invade la scena della Stele, avvolgendo le ragazze ed il pubblico, tra cui è presente lo stesso imperatore, creano il pathos di un’ipotetica storia che vede alle protagoniste affiancarsi drammi familiari e loschi traffici di scommesse truccate sulle loro giovani vite.

    INDICE
    Le fonti storiche in letteratura ed archeologia 
    Alcune considerazioni sul Fulmine della Stele di Alicarnasso di Massimiliano Kornmüller 
    Lo Specchio del Sole  - Atto unico 
    Epitaffio di Sikelios 
    Mesomede di Creta, Inno a Némesi 
    Appendice 
    Considerazioni conclusive
    Ringraziamenti 

    ***
    Lucio Castagneri è nato a Genova nel 1947, da dove ben presto è venuto a Roma, laureandosi in Giurisprudenza. Ha tuttavia preferito dedicarsi alla pittura, esponendo in importanti gallerie d’arte in Europa, Stati Uniti e Canada. È un po’ vagabondo: dopo la sua prima mostra giovanile a Roma comincia a viaggiare tuffandosi nei colori tropicali di Porto Rico, dando inizio così ad una ormai lunga carriera d’artista che lo ha successivamente condotto a sperimentare atmosfere d’immagini e di esperienze umane dalla Scandinavia all’Africa del Sud. La scrittura teatrale è sempre stata una sua attività parallela che lo vede ormai da vent’anni sui palcoscenici dei teatri romani come autore, regista ed anche attore dei propri lavori. L’interesse verso il mondo classico di Grecia e Roma compare talora nelle sue opere sia di pittura che di teatro. Ama ricordare una sua messa in scena dei Persiani di Eschilo da lui stesso tradotto dal greco.

    Recensione