Atti della Pontificia Accademia Romana di Archeologia. Rendiconti serie III vol. LXXXVI (86) /2013 - 2014

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    Descrizione:

    Volume doppio

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    Formato:   16,5x25,5

    Allestimento:Brossura

    Numero Pagine:588

    Illustrazioni: in bn e colori




    L'Accademia Romana di Archeologia, pur ricollegandosi idealmente all'Accademia rinascimentale di Pomponio Leto e a quella di "Storia e Antichità Romane" creata da Benedetto XIV nel 1740, fu fondata a Palazzo Corsini il 4 ottobre 1810 per iniziativa del barone Joseph-Marie de Gérando durante l'amministrazione francese di Roma (1809-1814). Nel 1829 Pio VIII le conferì il titolo di Pontificia: da allora è una delle accademie della Santa Sede; dal 1946, dopo essere passata in varie sedi, per volere di Pio XII ebbe stabile residenza nel Palazzo della Cancelleria, storico edificio che gode del diritto di extraterritorialità, e da allora tiene mensilmente le sue riunioni da novembre a giugno nel prestigioso salone dei Cento Giorni decorato da Giorgio Vasari. L'Accademia ha per precipuo campo di attività lo studio dell'antichità classica ma spesso le sue ricerche si estendono fino alla preistoria e fino al Rinascimento. Organi dell'Accademia sono le dissertazioni che vengono divulgate nei Rendiconti e nelle Memorie, i primi vengono pubblicati regolarmente ogni anno; delle seconde esistono due serie, una in 4° e una in 8°; queste pubblicazioni costituiscono la Serie III. Le due serie precedenti, con il titolo di Dissertazioni, vanno rispettivamente dal 1821 al 1864 e dal 1881 al 1920. Un indice generale delle Dissertazioni dal 1821 al 1938, per autori e per materie, è pubblicato nel Supplemento al XIV volume dei Rendiconti della Serie III; un secondo indice generale dal 1938 al 1966, nel Supplemento al XXXVIII volume.

    Sommario: Elenco degli Accademici. Consiglio Accademico. Verbali delle adunanze pubbliche – COMUNICAZIONI SCIENTIFICHE – A. Sirinian, La presenza degli Armeni nella Roma medievale: prime testimonianze manoscritte ed epigrafiche (con una iscrizione inedita del XVI secolo). P.L. Tucci, A new look at the Tabularium and the Capitoline Hill. I. Haynes, I. Peverett, P. Liverani, S. Piro, G. Spinola, Progetto Laterano, primi risultati. A. Moretti Sgubini, Ancora scoperte nei depositi per l’orientalizzante di Vulci. Appenice: L. Sist, Tre scarabei egiziani da Vulci. H. Manderscheid, Hermine Speier. Ein Leben in drei Welten. G. Bartoloni, V. Acconcia, F. Boitani, F. Biagi, S. Neri, U. Fusco, Le ricerche dell’Università degli Studi di Roma “La Sapienza” a Veio - I - G. Bartoloni, Il progetto Veio - II - V. Acconcia, G. Bartoloni, “La cittadella Piazza d’Armi” - III - F. Boitani, F. Biagi, S. Neri, Le fortificazioni di Veio: novità dalle ricerche in atto - IV - U. Fusco, Aspetti cultuali e archeologici del sito di Campetti, area a sud-ovest, dall’età arcaica a quella imperiale. L. Chioffi, CIL VI.8, fasc. 3: 41025: Elogium (?) feminae ordinis senatorii, ovvero il fatale destino di Iulia, figlia di Cesare. A. Varone, Le iscrizioni graffite di Stabiae alla luce dei nuovi rinvenimenti – G. Camporeale, Protomi di grifo fittili del VII secolo a.C.: Etruria, Lazio, Sabina. D. F. Maras, Il pittore delle Gorgoni di Heidelberg e la seconda generazione di ceramografi ‘campanizzanti’ in Etruria. G. Tarasco, L’iscrizione CIL IX 114* da Loretino con dedica di Silla a Venere Erycina Vincitrice. A. Jacob, La grotte de San Cristoforo à Torre dell’Orso (Lecce) e ses inscriptions byzantines. F. Gualdi, Avori barocchi inediti con il buon pastore bambino (niño) – COMMEMORAZIONI – D. Mazzoleni, Anna Maria Ramieri (1947- 2013). E. Lissi Caronna, Laura Fabbrini (1926- 2014) (con bibliografia).