Portus and its Hinterland. Recent Archaeological Rese - Simon Keay, Lidia Paroli - ultime copie

di Simon Keay, Lidia Paroli

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  • Prezzo: € 120.00
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    Descrizione:

    The British School at Rome, Londra, in collaborazione con la Soprintendenza Speciale per i Beni Archeologici di Roma, sede di Ostia, 2011, ill. b/n + XVI tavv. f.t. - 303 pagine.

    Collana: Archaeological Monographs of the British School at Rome;18

    Portus was the principal maritime port of Rome between the first and sixth centuries AD, and is one of the largest, richest and most accessible Roman ports in the Mediterranean. However, whilst it has been documented archaeologically since at least the Renaissance, its key role in the movement of traded goods between Rome and the Mediterranean consistently has been underplayed in favour of the fluvial port of Ostia. This volume, arising from a workshop held at the British School at Rome, seeks to begin to redress this imbalance, to share the results of the various projects currently focused on Portus and its Hinterland, and to foster greater public awareness of this remarkable site. xvi, 320p, 151 b/w illustrations and 16 colour plates
    La ripresa delle ricerche nell’area di Portus, l’antico porto situato alla foce del Tevere, in prossimità del moderno centro di Fiumicino, sta fornendo risultati di grande interesse.

    E, con apprezzabile tempestività, è già disponibile un primo, ampio, bilancio delle indagini condotte fra il 2007 e il 2009.
    Il volume propone contributi che riflettono la natura interdisciplinare dello studio e permettono cosí di avere un’immagine a tutto tondo del contesto. Dopo due saggi sulle caratteristiche geologiche dell’area in cui il sito è ubicato, si apre la serie degli articoli dedicati alle informazioni acquisite grazie alle campagne di scavo: dati che dai quali emerge d’un canto la complessità del contesto, che va rivelandosi assai piú articolato di quanto inizialmente immaginato, e dall’altro la grandiosità di molte delle sue strutture, come nel caso del palazzo imperiale. Vi sono poi contributi dedicati a due delle produzioni materiali piú importanti, cioè la ceramica e le monete, ai quali seguono gli studi sulla topografia del territorio e sul ruolo che Portus aveva al suo interno.