Il Tempio Valdese di piazza Cavour - A cura di Laura Ronchi De Michelis
di
- Anno Edizione:
- 2014
- Casa Editrice:
- Viella Edizioni - Roma
- Argomento:
- Architettura e storia dell'architettura
- ISBN:
- 9788867282401
Prezzo: € 12.00
Descrizione:
2014, p. 112, 112 ill. col., 16x24 cm, bross.
Il Tempio Valdese, che completa dal lato di nord-est la piazza Cavour (dominata a sud dall'imponente Palazzo di Giustizia), venne edificato nel 1910-13 come complesso insieme religioso e civile nel nuovo quartiere dei Prati di Castello. Progettato in uno stile che intendeva richiamare, pur nelle forme ibride del liberty dell'epoca, il modello romanico della Chiesa indivisa, è il primo edificio religioso di Roma costruito con la tecnica del cemento armato, e si erge con la facciata volta in direzione del centro della cattolicità , San Pietro: quello che poté sembrare allora un atto di sfida (e che segnava realmente il sigillo della presenza protestante nella Capitale d'Italia), è divenuto nel corso di un secolo punto di riferimento essenziale nel confronto e nel dialogo tra le confessioni cristiane.
«Assai raramente avevamo goduto, in opere moderne, un tale trionfo giocondo del colore: un tale splendente croscio del colore tradotto in luce. Ci sembra che esso, qui, non appartenga ai vetri, ma sia materiato di vetro»
A.G. Bragaglia, Una nuova chiesa evangelica in Roma («Emporium», XXXIX, n. 229, 1914).
Il Tempio Valdese, che completa dal lato di nord-est la piazza Cavour (dominata a sud dall'imponente Palazzo di Giustizia), venne edificato nel 1910-13 come complesso insieme religioso e civile nel nuovo quartiere dei Prati di Castello. Progettato in uno stile che intendeva richiamare, pur nelle forme ibride del liberty dell'epoca, il modello romanico della Chiesa indivisa, è il primo edificio religioso di Roma costruito con la tecnica del cemento armato, e si erge con la facciata volta in direzione del centro della cattolicità , San Pietro: quello che poté sembrare allora un atto di sfida (e che segnava realmente il sigillo della presenza protestante nella Capitale d'Italia), è divenuto nel corso di un secolo punto di riferimento essenziale nel confronto e nel dialogo tra le confessioni cristiane.
«Assai raramente avevamo goduto, in opere moderne, un tale trionfo giocondo del colore: un tale splendente croscio del colore tradotto in luce. Ci sembra che esso, qui, non appartenga ai vetri, ma sia materiato di vetro»
A.G. Bragaglia, Una nuova chiesa evangelica in Roma («Emporium», XXXIX, n. 229, 1914).