FORMA URBIS. ITINERARI NASCOSTI DI ROMA ANTICA - Anno XVII n. 12 Dicembre 2012 "Il Bimillenario di Caligola. Sorti di un imperatore scomodo per Roma" - ISSN 1720-8840

di Aa.Vv.

invia la pagina per emailcondividi su Facebookcondividi su Twitter
  • Prezzo: € 6.00
    Aggiungi Carrello

    Descrizione:

    Editoriale a cura di Elena Calandra, Soprintendente per i Beni Archeologici del Lazio.

    Il recupero dell’imponente statua raffigurante un imperatore seduto, effettuato dalla Guardia di Finanza lo scorso anno, ha aperto nuove prospettive sul territorio di Nemi, che, come noto, dipende dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici del Lazio. La scultura, di magistero elevatissimo sotto il profilo tecnico e stilistico, è di grande suggestione anche per il luogo da cui presumibilmente proviene, cioè un sito sul versante orientale del lago di Nemi, che molto probabilmente rientra nelle proprietà della villa dell’imperatore.
    Benché acefala, la statua è stata indiziariamente ricondotta a Caligola, e l’identificazione, non priva di verosimiglianza, può valere come ipotesi di lavoro, in attesa di nuove acquisizioni. Certo è che vi è qualcosa di più del destino dietro al fortunoso ritrovamento, se si considera che quest’anno cade il bimillenario della nascita dell’imperatore, delle cui celebrazioni la statua è stata eletta come fulcro. Intorno a essa infatti si verrà componendo il nuovo allestimento della sezione del Museo delle Navi di Nemi, dedicata proprio alla statuaria proveniente dal santuario, mentre la figura di Caligola sta ispirando varie iniziative, tra le quali si segnalano un incontro di studio, il 12 dicembre prossimo, al Museo Nazionale Romano – Palazzo Massimo, grazie all’ospitalità della Soprintendenza Speciale per i Beni Archeologici di Roma; a questo seguiranno altri incontri presso i Musei appartenenti al Sistema Museale dei Castelli Romani e Prenestini – Museumgrandtour. Nella stagione estiva del Festival delle Ville Tuscolane e in quella teatrale dell’Anfiteatro di Albano Laziale, in due scenari altamente suggestivi, si è svolta la rappresentazione del “Caligola” di Albert Camus, mentre il bimillenario della nascita dell’imperatore è stato ricordato con il 1° Festival del Ramo d’oro (una rassegna di concerti di musica classica), che si è svolto nei mesi di agosto e di settembre nel Museo delle Navi Romane di Nemi.
    La figura di Caligola senza dubbio riveste un fascino particolare: il princeps è spesso dipinto in modo equivoco quando non torbido dalla storiografia antica, che tende a ravvisare in ogni comportamento dissonante rispetto al legalismo senatorio un indizio di cattivo regno e più spesso di trasgressione. La storiografia moderna ha almeno in parte recuperato la figura dell’imperatore, i cui comportamenti sono stati ricondotti all’intento, non compreso al suo tempo, di introdurre una forma di regalità vicina a quella dei dinasti di età ellenistica; tuttavia l’alone sinistro che da sempre accompagna la sua personalità non lo ha più abbandonato: basti pensare alle pagine di Robert Graves, nelle quali Caligola già dall’infanzia è dipinto come posseduto da una potenza demioniaca, o alle produzioni cinematografiche, che ne sottolineano ambiguità e perversioni.
    L’occasione è dunque propizia per gettare nuova luce sull’imperatore, riletto attraverso l’angolazione delle architetture da lui promosse, tanto a Roma quanto presso il lago di Nemi, dalla cui sacralità diffusa fu certamente influenzato