Constitutiones et Reformationes del Collegio dei notai di Roma (1446). Contributi per una storia del notariato romano dal XIII al XV secolo - Vol. 52
di ISA LORI SANFILIPPO
- Anno Edizione:
- 2007
- Collana/Rivista:
- MISCELLANEA DELLA SOCIETA’ ROMANA DI STORIA PATRIA
- Casa Editrice:
- SOCIETÀ ROMANA DI STORIA PATRIA - Roma
- Argomento:
- Giurisprudenza, diritto antico e moderno
Descrizione:
Dalla Premessa dell’autrice
Diversi anni fa ho promesso l’edizione delle Quattrocentesche Constitutiones et reformationes del Collegio dei notai di Roma. Ho sempre rimandato nella segreta speranza di trovare quello che le stesse Riformanze citavano come loro fonte, cioè lo Statutum antiquum. Non sono riuscita a trovarlo: è scomparso come tanta della documentazione romana medievale e penso che questa sia una delle ragioni per le quali non sia mai stata scritta una storia del notariato romano. Non si può infatti costruire una casa senza avere sufficienti mattoni.
In cinquant’anni di studio e di letture di antiche carte mi sono spesso chiesta come e perché fossero scomparsi tanti documenti ed ho cercato di darmi delle risposte. Ecco perché a corollario dell’edizione delle Riformanze ho ritenuto che fosse giusto scrivere un capitolo sulla conservazione e dispersione del patrimonio documentario a Roma e nello stesso tempo esprimere la speranza che sia possibile trovare qualcosa che oggi sembra mancare. In fondo rispetto al Kehr possiamo dire di aver trovato alcuni fondi, che lui reputava perduti, come, ad esempio, quello di S. Lorenzo in Panisperna. Quindi perché non sperare in nuove scoperte, invece di lamentarci delle perdite, come finora è stato fatto?
Il fatto di avere una documentazione scarsa, asimmetrica, per usare una definizione di Arnold Esch, porta senza dubbio a distorcere in qualche modo la visione degli avvenimenti del passato, a immaginare talvolta quello che non è mai accaduto. Ma dà forse più gusto alle piccole scoperte e fa sentire in consonanza i pochi, che cercano risposte nei documenti. A tutti i miei compagni in questo viaggio faticoso, ma affascinante va il mio ringraziamento per le tante suggestioni, che mi hanno dato consapevolmente e anche inconsapevolmente