Mosaici e pavimenti della Toscana. II secolo a.C. - V secolo d.C. - Vol. 22

di M. Bueno

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    Descrizione:

    Illustrazioni: 285 in b/n; tavole b/n e colori


    Formato: 21x29,7

    Allestimento: Brossura

    Numero Pagine: 694

    Studiare il mosaico nel mondo romano significa oggi sviluppare prospettive di indagine assai più ampie rispetto alla semplice analisi stilistica che ha tradizionalmente improntato gran parte delle ricerche su questa classe di manufatti. Se si vuole restituire al rivestimento pavimentale la piena dignità di documento storico, è necessario partire in primo luogo dall’analisi dell’edificio di cui esso è parte integrante: ecco allora che anche le trame geometriche e i motivi figurati della decorazione musiva possono costituire una fonte di primaria importanza per ricostruire non solo le modalità di formazione e trasmissione del repertorio, ma anche, in una prospettiva più squisitamente archeologica, assetto planimetrico, fasi edilizie e funzione dei contesti architettonici di pertinenza.

    A partire da tali premesse, il volume di Michele Bueno affronta la “cultura musiva” dell’Etruria centro-settentrionale, corrispondente, grosso modo, ai confini attuali della Toscana. Anche in Etruria, come nel resto della penisola, l’espansione di Roma determinò infatti la trasformazione del paesaggio e del volto dei centri urbani. Allo stesso tempo, anche gli spazi interni degli edifici pubblici o privati – terme, domus, villae – si rinnovarono attraverso l’allestimento di sistemi decorativi, parietali e pavimentali, fedelmente ispirati ai modelli della capitale, a testimonianza dell’adesione dei committenti alla nuova stagione politica e culturale. Muovendosi all’interno delle stanze decorate dei maggiorenti locali, l’Autore analizza oltre 400 pavimenti – afferenti alle tecniche del cementizio, del tessellato, dell’opus sectile e del laterizio – che costituiscono il punto di partenza per un’indagine ad ampio spettro, sia di natura archeologica che tecnica e storico-artistica. Alla ricostruzione planimetrica degli edifici e all’analisi topografica del tessuto abitativo dei centri indagati, fa da contrappunto l’analisi tecnica e cronologica dei manufatti. Lo studio più propriamente stilistico-tipologico degli schemi geometrici o dei motivi figurati consente infine di documentare in modo esaustivo la tradizione decorativa di questo comparto geografico così profondamente influenzato dalla capitale, a partire dai primi passi del processo di romanizzazione fino all’età tardoantica.



    Sommario: Il progetto TESS: Toscana (F. Ghedini). Premessa. MOSAICI E PAVIMENTI DELLA TOSCANA. Stato degli studi e prospettive della ricerca. 1. Cultura musiva dell’Etruria centro-settentrionale: le ragioni di una scelta. 1.1 L’ambito geografico. 1.2 Materia di indagine e limiti cronologici. 2. Dallo sterro allo scavo stratigrafico: potenzialità documentarie del territorio e studi pregressi. 3. Precisazioni metodologiche. 3.1 Le nuove conquiste: il mosaico a decorazione geometrica. 3.2 La raccolta delle informazioni: il database informatizzato. 3.3 Rielaborazione critica: tipologia e storicizzazione. PARTE I. I PAVIMENTI E IL LORO CONTESTO. Catalogo delle attestazioni. PARTE II. IL REPERTORIO DECORATIVO. Capitolo 1. I pavimenti in cementizio. 1.1 Motivi decorativi geometrici dei bordi. 1.1.1 Motivi basati sul meandro. 1.1.2 Motivi basati sulla pelta. 1.1.3 Motivi basati sulla squama. 1.2 Motivi decorativi geometrici dei campi. 1.2.1 Punteggiati. 1.2.2 Composizioni di losanghe. 1.2.3 Composizioni meandriformi. 1.2.4 Composizioni reticolate a schema unitario. 1.2.5 Inserti. Capitolo 2. I pavimenti in tessellato. 2.1 Motivi decorativi geometrici e vegetali dei bordi. 2.1.1 Motivi basati sulla scacchiera. 2.1.2 Motivi basati sul triangolo. 2.1.3 Motivi basati sul quadrato. 2.1.4 Quadrati a lati concavi e losanghe. 2.1.5 Motivi basati sull’ottagono. 2.1.6 File di poligoni. 2.1.7 Motivi basati sulla treccia. 2.1.8 Motivi basati sul meandro. 2.1.9 Motivi a “mura merlate”. 2.1.10 Motivi basati sul cerchio. 2.1.11 Motivi basati sulla pelta. 2.1.12 Motivi basati su squame e bipenni. 2.1.13 Motivi a onde. 2.1.14 Motivi vegetali. 2.2 Motivi decorativi geometrici dei campi. 2.2.1 Campo omogeneo monocromo. 2.2.2 Inserti. 2.2.3 Punteggiati. 2.2.4 Composizioni di triangoli. 2.2.5 Composizioni di quadrati. 2.2.6 Composizioni di losanghe. 2.2.7 Composizioni di esagoni. 2.2.8 Composizioni di ottagoni. 2.2.9 Composizioni di dodecagoni. 2.2.10 Composizioni di squadre, croci e quadrati. 2.2.11 Composizioni di linee spezzate. 2.2.12 Composizioni di stelle di quattro punte. 2.2.13 Composizioni di stelle di otto punte. 2.2.14 Reticolati di fasce. 2.2.15 Composizioni a stuoia. 2.2.16 Composizioni meandriformi. 2.2.17 Composizioni di cerchi. 2.2.18 Composizioni centrate in un cerchio. 2.2.19 Composizioni di ellissi. 2.2.20 Composizioni di pelte. 2.2.21 Composizioni di squame. 2.2.22 Composizioni di bipenni. 2.3 I temi figurati. 2.3.1 I temi cinegetici. 2.3.2 I temi dionisiaci. 2.3.3 I temi marini. Capitolo 3. Sectilia pavimenta. 3.1 Modulo quadrato con motivi semplici. 3.2 Modulo quadrato con motivi complessi. 3.3 Modulo quadrato-reticolare con motivi complessi. 3.4 Modulo rettangolare. 3.5 Modulo rombico. 3.6 Modulo esagonale. 3.7 Moduli compositi. 3.8 Moduli listellati. 3.9 Composizioni per bande parallele. Capitolo 4. I pavimenti laterizi. 4.1 In opus spicatum. 4.2 A tessere. 4.3 A losanghe. 4.4 A esagoni. 4.5 A cerchi allacciati. PARTE III. LA CULTURA MUSIVA DELL’ETRURIA CENTRO-SETTENTRIONALE. Capitolo 1. Le caratteristiche della produzione: distribuzione, tecniche, soluzioni. decorative, cronologia. 1.1 La distribuzione delle attestazioni. 1.2 Le tecniche di rivestimento. 1.2.1 Il cementizio. 1.2.2 Il tessellato. 1.2.3 L’opus sectile. 1.2.4 I pavimenti laterizi. 1.2.5 Le tecniche miste. 1.3 La decorazione. 1.3.1 La scansione. 1.3.2 L’impaginazione. 1.3.3 Il repertorio decorativo. 1.3.4 La cromia. 1.4 La cronologia. Capitolo 2. La distribuzione topografica e cronologica del repertorio musivo. 2.1 Il processo di integrazione (fine II sec.-I sec. a.C.). 2.1.1 I pavimenti nel contesto storico e architettonico. 2.1.2 Tecniche pavimentali e motivi decorativi. 2.1.3 Cultura musiva in Etruria centro-settentrionale: diffusione dei modelli e gusto di sito. 2.2 La monumentalizzazione di I sec. d.C. (fine I sec. a.C.-I sec. d.C.). 2.2.1 I pavimenti nel contesto storico e architettonico. 2.2.2 Tecniche pavimentali e motivi decorativi. 2.2.3 Cultura musiva in Etruria centro-settentrionale: diffusione dei modelli e gusto di sito. 2.3 Edifici termali e amoenissimae villae (fine I sec. d.C.-II sec. d.C.). 2.3.1 I pavimenti nel contesto storico e architettonico. 2.3.2 Tecniche pavimentali e motivi decorativi. 2.3.3 Cultura musiva in Etruria centro-settentrionale: diffusione dei modelli e gusto di sito. 2.4 Tra destrutturazione e curatele imperiali (fine II sec. d.C.-III sec. d.C.). 2.4.1 I pavimenti nel contesto storico e architettonico. 2.4.2 Tecniche pavimentali e motivi decorativi. 2.4.3 Cultura musiva in Etruria centro-settentrionale: diffusione dei modelli e gusto di sito. 2.5 Nunc villae grandes, oppida parva prius (Rut. Nam. I, 224): i nuovi assetti tardoantichi (fine III sec. d.C.-V sec. d.C.). 2.5.1 I pavimenti nel contesto storico e architettonico. 2.5.2 Tecniche pavimentali e motivi decorativi. 2.5.3 Cultura musiva in Etruria centro-settentrionale: diffusione dei modelli e gusto di sito. 2.6 Conclusioni. Abbreviazioni e bibliografia. Indice dei rivestimenti pavimentali. Indice dei motivi decorativi. Indice delle località. Tavole.