Le Scuderie del Papa a Viterbo. Le scuderie della rocca Albornoz trasformata da Bramante per Giulio II la loro storia e un progetto di riuso

di Enzo Bentivoglio

invia la pagina per emailcondividi su Facebookcondividi su Twitter
  • Prezzo: € 14.00
    Aggiungi Carrello

    Descrizione:

    F.to oblungo, 62 pp. ill.ni b/n e colori

    La Rocca di Viterbo, fondata nel 1354 dal cardinale Albornoz, nel Rinascimento verrà adeguata all’uso di residenza papale, a iniziare da Pio II. Sarà in particolare Giulio II, dal 1505, a volerne una radicale trasformazione, affidandola a Bramante, che trasformerà la Rocca in un palazzo dotato di portici e logge. La funzionalità della nuova residenza si completava con le imponenti Scuderie realizzate all’esterno: lunghe circa 63 meri, a tre navate coperte a crociera, scandite da 24 colonne monolitiche d’ordine tuscanico, esse erano considerate “le più belle d’Italia”.
    Trasformate in Carcere nell’Ottocento, colpite dai bombardamenti nell’ultima guerra, le Scuderie versano oggi in stato di abbandono. Questa pubblicazione, sulla base di documenti, ha inteso restituire significato ai loro resti, per far comprendere il loro valore in virtù del committente e ideatore: Giulio II e Bramante, elaborando una proposta di progetto di restauro e recupero funzionale, e una ricostruzione virtuale della loro forma originaria.