Severo more doricorum. Espressioni del linguaggio figurativo augusteo in fregi dorici della Campania -Quaderni del Centro Studi Magna Grecia. 4 - Isbn 88-7478-009-5

di Capaldi Carmela

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  • Prezzo: € 48.00
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    Descrizione:

    pp. 152; 48 tavole in b/n

    Sommario Presentazione di Stefano De Caro Premessa Introduzione 1 - Fregio dorico da Capua. 1.1 - Premessa. 1.2 - Inquadramento topografico. 1.3 - Cronologia. 1.4 Le immagini. 1.4.1 - Motivi con armi. 1.4.2 - Cinghiale in attacco. 1.4.3 - Cacciatore con cane. 1.4.4 - Busto di donna dolente. 1.4.5 - Scena di sacrificio umano. 1.4.6 - Eracle in lotta con il leone nemeo. 1.4.7 - Eracle e il toro cretese. 1.4.8 - Eracle ed i buoi di Gerione (?). 1.5 - Osservazioni sul programma decorativo. 1.6 - Proposta di ricostruzione del monumento. 1.7 - Osservazioni sul contesto di provenienza. 2 - Fregi dorici da Nola. 2.1 - Premessa. 2.2 - Nola: il quadro storico e le evidenze archeologiche. 2 2.3 - Blocchi con fregio dorico reimpiegati nella facciata di Palazzo Covone. 2.4 - Blocchi con fregio dorico reimpigati nella base del Campanile del Duomo. 2.4.1 - Motivi con armi. 2.4.2 - Motivi marini (relitti e strumenti navali, delfini intrecciati ad un timone, delfini con ancora e tridente). 2.4.3 - Soggetti storico-allegorici (combattimento tra un cavaliere e un barbaro, lupercale). 2.4.4 - Soggetti mitologici (Eroti con attributi di Eracle). 2.4.5 - Osservazioni sul programma figurativo. 2.5 - Osservazioni sul contesto di provenienza. 3 - Committenza e pubblico: il contributo delle città campane alla vittoria del princeps. 3.1 - Premessa. 3.2 - Il Principe e la Campania. 3.3 - Il Principe e Capua. 4 - Conclusioni. 5 - Catalogo. 5.1 - Capua. 5.2 - Nola. Abbreviazioni Bibliografiche Il libro Il lavoro propone l’edizione filologica di due nuclei di materiali architettonici campani. Il primo proviene da Capua ed il secondo da Nola. L’autrice ne propone un’analisi dettagliata, con un ampio inquadramento storico-archeologico. Oltre ad un’attenta riflessione sulle possibili ipotesi ricostruttive ed interpretative, il libro propone una lettura accurata anche degli aspetti ideologici e figurativi legati, più in generale, all’arte augustea ed al rapporto tra princeps e comunità locali. L’Autore Carmela Capaldi è ricercatrice in Archeologia Classica e docente di Archeologia Greca e Romana, presso l’Università degli Studi di Napoli, Federico II. Da leggere S. De Caro, Presentazione