LA CUCINA NAPOLETANA. Ristampa integrale della prima rarissima edizione del 1965 - J. CARÃ’LA FRANCESCONI - ultima copia

di

invia la pagina per emailcondividi su Facebookcondividi su Twitter
  • Prezzo: € 45.00
    Aggiungi Carrello

    Descrizione:

    Grosso volume (cm. 24,5 x 17,5) di ca. 500 pagine con diverse illustrazioni tratte da antiche stampe. Contiene 482 ricette (facilmente eseguibili), un prezioso indice per la rapida consultazione e un utilissimo Glossario napoletano/italiano per chiarire i termini dialettali.

    Edizione pregiata su carta pesante, robusta legatura tutta tela con sovracoperta figurata ed elegante cofanetto rigido

    LA CUCINA NAPOLETANA di Jeanne Caròla Francesconi (1965) è da considerare il primo vero ricettario napoletano dopo un vuoto di oltre un secolo seguito alla morte di Ippolito Cavalcanti avvenuta nel 1859. Da allora molti piatti della nostra cucina sono giunti fino a noi tramandati solo per tradizione orale. Scrivere o parlare di cucina era considerato quasi un'attività dequalificante. Solo intorno agli anni cinquanta del Novecento alcuni giornalisti, amanti della buona tavola, cominciarono ad interessarsi del pianeta cibo, rivolgendo l'attenzione ad alcuni aspetti, più che altro folcloristici o pittoreschi, delle usanze gastronomiche dei Napoletani. Da alcuni decenni è in atto un'inversione di tendenza, tutti ormai riconoscono alla cucina un ruolo importante nella storia, nello sviluppo e nella cultura dei popoli. Anche noi, da diversi anni abbiamo dato il dovuto rilievo alla gastronomia con la pubblicazione di volumi dedicati alla Cucina di Napoli*, sia con ristampe anastatiche di antichi testi sia con ricettari originali rivolti alla tradizione gastronomica napoletana e alla sua evoluzione. In questo filone letterario che ha inteso riproporre i testi classici della gastronomia napoletana, era indispensabile poter offrire ai nostri lettori, la "Cucina Napoletana" di Jeanne Caròla Francesconi, che sin dall'inizio ha suscitato grande interesse per la novità dell'impostazione, che affianca un corredo critico e filologico alla esposizione delle ricette, tutte scritte con la grande chiarezza di chi, oltre che dall'esperienza, è mosso dalla passione. Fra le sue varie edizioni e ristampe, succedutesi in un cinquantennio, abbiamo scelto di riproporre la prima, a nostro avviso la più significativa, la più rara, addirittura richiesta sul mercato antiquario; considerata oggi la Bibbia della nostra cucina, valido punto di riferimento per chi desideri accostarsi ai fornelli con la sicurezza che seguendo le istruzioni suggerite, il risultato è garantito. Non per niente spesso il libro rappresenta un gradito dono di nozze per le giovani coppie desiderose di cimentarsi con i piatti della nostra tradizione. *Nel 1993 la pubblicazione del primo volume della serie: La Cucina Casereccia, ricettario del 1828 di anonimo autore, di cui si conoscono solo le iniziali M.F. Nel 2001 (Cucina napoletana) Pranzi giornalieri variati ed imbanditi in 672 vivande secondo i prodotti delle stagioni (1832) di Vincenzo Corrado, una vera chicca bibliografica. Dello stesso Autore nel 2007 la ristampa integrale de Il Cuoco galante (1793) in cui si nota finalmente la volontà di rivendicare un ruolo di primo piano alla cucina nazionale. Nel 2002 di Ippolito Cavalcanti, duca di Buonvicino, vero fondatore della cucina napoletana, la ristampa della sua Cucina teorico-pratica (VII ediz. 1852). Le quattro ristampe sono state curate da Lejla Mancusi Sorrentino autrice di una dotta introduzione per inquadrare la vita e l'opera degli Autori, seguita da un'attenta analisi delle ricette e delle tendenze gastronomiche dell'epoca ed accompagnate da un utile glossario. Un'incursione nella cucina seicentesca di Antonio Latini con numerose ricette tratte da Lo Scalco alla moderna (1692), commentate e rielaborate da Claudio Novelli dal titolo Nè pomodoro, né pasta. Nei due volumi Sapori e profumi del mare di Napoli del 2008, e Delizie degli Orti di Napoli del 2009, Lejla Mancusi Sorrentino ha descritto l'immenso patrimonio naturale, offerto generosamente dal mare e dalla terra, un tempo a disposizione del popolo napoletano. A ogni pesce e ad ogni prodotto agricolo è dedicata una scheda dettagliata ricca di notizie, aneddoti, leggende e proverbi popolari, frutto di un'appassionata ricerca su testi ottocenteschi.