Il Foro di Traiano a Roma: breve studio dei monumenti - Packer J.E. - Esaurito
di James E. Packer
- Anno Edizione:
- 2001
- Casa Editrice:
- Quasar Edizioni - Roma
- Argomento:
- Archeologia e tutela del patrimonio archeologico - Saggi e Ricerche
Descrizione:
Illustrazioni:
175 ill; 1 tav. f.t.
Materie:
Topografia antica
Formato:
21 x 29
Allestimento:
Brossura
Numero Pagine:
256
Cod. :
AA051400
Isbn:
88-7140-198-0
Il Foro di Traiano, luogo pubblico per eccellenza della Roma Imperiale, ha subito un avverso destino: le sue costruzioni crollarono durante i terremoti del 810 e del 847 d.C.; il luogo subì, dal sedicesimo fino al diciottesimo secolo, una spoliazione sistematica dei suoi preziosi marmi, il travertino e il peperino; mentre nessuno degli scavi effettuati nell’ottocento e nel novecento sono stati mai convenientemente pubblicati. Questa monografia costituisce quindi il primo studio completo del sito che sia mai stato realizzato. L'opera analizza la storia del Foro, la costruzione, l'uso nell’antichità, la sua distruzione e la successiva fortuna per il periodo che va dal regno di Domiziano (96 d.C.) fino al 1809. Vengono inoltre riassunte le campagne archeologiche effettuate dal 1809 al 1987. Fondamentale è la presenza di materiale inedito quale la mappa del sito e l’interpretazione di importanti frammenti realizzati da Antonio De Romanis nel 1813, le Memoires Explicatives e i disegni degli architetti francesi Mathieu Prosper Morey (c. 1835) e Julien Guadet (c. 1867), i disegni, le foto e le annotazioni che risultavano dagli scavi degli anni 1928-1934. Il resto del testo analizza gli studi dei nove principali restauri della Basilica Ulpia effettuati negli ultimi 183 anni e si concentra sull’architettura del Foro. Riguardo ai monumenti tuttora sepolti, documenti inediti e disegni, rappresentazioni di monete e scoperte fortuite del passato forniscono molte novità. In quanto al materiale ritrovato, la colonnata e l’emiciclo e la biblioteca ovest, il grande numero di frammenti architettonici salvati, i disegni restaurati da Italo Gismondi, e una nuova mappa archeologica del luogo e sezioni delle rovine (finiti nel 1987) permettono solo adesso accurati restauri. Per quanto riguarda la Basilica Ulpia, le monete, una parte rilevante dell’antica pianta marmorea di Roma (Forma Urbis del terzo secolo d.C.), il piano archeologico e i nuovi disegni in scala degli elementi architettonici rimanenti, suggeriscono un edificio con un colonnato ionico superiore sopra portici inferiori corinzii e due absidi con tetti a capriata di legno. Determinando il preciso aspetto antico degli edifici scavati, queste ricostruzioni costituiscono, per quanto possibile, i testi di architettura essenziali per ogni ulteriore studio sul Foro di Traiano. Le 171 figure inserite nel testo illustrano le rovine visibili, le caratteristiche degli scavi, e le nuove ricostruzioni (illustrate in 24 tavole a colori). Il pieghevole rappresenta la nuova pianta archeologica del sito. Le ricostruzioni architettoniche sono di John Burge, Kevin Sarring, e James E. Packer.
Sommario: Elenco delle abbreviazioni; Elenco delle illustrazioni; Introduzione. Parte prima: Il Foro di Traiano: 1. Realizzazione e storia del Foro di Traiano: Tempi antichi; Medioevo; Rinascimento; Diciassettesimo e diciottesimo secolo. 2. Indagini archeologiche nel Foro di Traiano: Diciannovesimo secolo; Gli scavi del 1811-1814; Scavi successivi; Gli scavi del 1828; 1829-1831; Gli scavi di Morey, 1835; Gli scavi di Canina, 1849; Gli scavi dell’arco laterale orientale, 1866; Gli scavi di Guadet; Gli scavi a Palazzo Imperiale-Valentini; Ventesimo secolo; Gli scavi di Ricci, 1928-1934; I Mercati Traianei; Il colonnato e l’emiciclo orientali; Il colonnato occidentale e la Basilica Ulpia; La biblioteca occidentale; Altri lavori; Gli scavi recenti. 3. I monumenti a sud della Basilica Ulpia: L’arco centrale; Il Murus Marmoreus; Gli archi laterali; L’Area fori e l’equus Traiani; Il colonnato e l’emiciclo orientali. 4. I monumenti a nord della Basilica Ulpia: Il peristilio intorno alla Colonna Traiana; La Colonna Traiana; La Bibliotheca Ulpia; I colonnati del recinto templare; Il Tempio del divo Traiano. Parte seconda: Ricostruzione grafica della Basilica Ulpia: 5. Tentativi di ricostruzione effettuati nel diciannovesimo e nel ventesimo secolo: Jean Baptiste Cicéron Lesueur; Angelo Uggeri; Prosper-Mathieu Morey; Fjodor Richter; Luigi Canina; Julien Guadet; Giuseppe Gatteschi; Italo Gismondi; Carla Maria Amici; Ricostruzioni grafiche del diciannovesimo e ventesimo secolo: problemi e proposte di soluzione. 6. Una nuova ricostruzione grafica della Basilica Ulpia: La facciata meridionale; L’interno; Muri, portici e navate laterali; La navata centrale; Il secondo ordine; Tetto e soffitto della navata centrale; Le absidi. Parte terza: Conclusioni: 7. La costruzione del Foro di Traiano; Tecniche di progettazione e di disegno; Preparazione del sito e costruzione; Fondazioni; Muri; Colonne; Capitelli; Trabeazioni; Rifiniture: rivestimenti e pavimenti di marmo. 8. Concezione e significato dell’architettura del Foro di Traiano: Origini della pianta; Proporzioni del progetto; Il colonnato e l’emiciclo orientali; La biblioteca occidentale; La Basilica Ulpia; Caratteristiche architettoniche; Tema e variazioni; Policromia dei marmi; Citazioni architettoniche; Rivelazioni visive; Architettura come propaganda.Selezione bibliografica con abbreviazioni. Appendice: Ricostruzione al computer realizzata dalla University of California, Los Angeles (UCLA) per il Getty Museum: Una nuova ricostruzione al computer; L’emiciclo orientale; Congiunzione del colonnato con la basilica; La facciata della Basilica Ulpia; Le absidi; L’illuminazione delle absidi; La copertura delle absidi; Il secondo piano e il tetto della Basilica Ulpia; La navata centrale della Basilica Ulpia; Il grande fregio di Traiano; La biblioteca occidentale; L’accesso alla biblioteca occidentale. Bibliografia. Indice.