LIBYKA. Testimonianze e frammenti - GABRIELLA OTTONE (Vol.1 - I FRAMMENTI DEGLI STORICI GRECI - ISSN 1970-2906)
a cura di GABRIELLA OTTONE
- Anno Edizione:
- 2002
- Collana/Rivista:
- I FRAMMENTI DEGLI STORICI GRECI - ISSN 1970-2906)
- Casa Editrice:
- Tored Edizioni - Tivoli
- Argomento:
- Filologia e tradizione dei testi
- ISBN:
- 88-88617-00-0
- ISSN:
- 1970-2906
Prezzo: € 120.00
Descrizione:
Formato 14,5x22 - Pagine XXXIX-707
Confezione a filo refe con copertina cartonata e sopracoperta
Il volume, che attraverso una puntuale analisi dei resti della letteratura antica sulla Libia indaga le tradizioni storiche e antiquarie della regione nord-africana e della sua «capitale», Cirene, colma una grave lacuna nel settore degli studi sul mondo greco-romano; fino ad oggi, infatti, mancava uno studio sulle opere in lingua greca dedicate a quest’area nell’antichità (come la Costituzione di Cirene di Aristotele), dal momento che nei Fragmente der griechischen Historiker di Felix Jacoby la «sezione libica» era incompleta.
Vengono presentati i passi superstiti di diciassette autori, collocabili cronologicamente tra il V secolo a.C. e il II secolo d.C. Per ciascuno di essi è fornita una scheda introduttiva, nella quale vengono presi in esame i dati biografici e la produzione letteraria. I testi originali, tutti corredati di apparato critico, sono accompagnati dalla traduzione italiana e da un ampio commento storico, che presta particolare attenzione alle tradizioni locali e alle rielaborazioni mitografiche, oltre che all’individuazione del milieu storico, politico e culturale dei frammenti. La fruizione di una così grande quantità di informazioni è resa più agevole da un cospicuo apparato di note, da ricchi apparati di indici e tavole e da un’aggiornatissima bibliografia generale, indispensabile per un inquadramento complessivo della materia.
Ne risulta una raccolta ricca di notizie inedite non solo sulla storia, le istituzioni politiche e la società delle città greche di Cirenaica, ma anche sulle relazioni di quelle poleis sia con le tribù nomadi del Nordafrica sia, a livello «internazionale», con le confinanti potenze imperialistiche di Cartagine, dell’Egitto e della Persia. Non mancano informazioni di estremo interesse per lo studio della topografia, della numismatica, della metrologia e della toponomastica antica della Libia; un rilievo particolare hanno i dati che aiutano a cogliere aspetti specifici della vita degli abitanti greci della regione e dei loro rapporti con i sovrani regnanti, come i Battiadi, discendenti dell’antico fondatore di Cirene, e i Tolemei, successori in Egitto di Alessandro Magno.
L’opera, facendo emergere la ricchezza e la fecondità delle tradizioni storiche e antiquarie sulla regione nord-africana, si presenta dunque come uno strumento di lavoro indispensabile per gli specialisti del settore, ma anche come un viaggio affascinante nelle antichità e nella cultura della Libia.
GABRIELLA OTTONE è Dottore di Ricerca in Storia Greca e fa parte, come assegnista dal 2003, dell’équipe di ricerca sulla storiografia greca frammentaria presso la Cattedra di Storia Greca dell’Università di Roma Tor Vergata. Si è laureata presso l’Università di Genova e ha perfezionato i suoi studi post-dottorato presso l’Università di Bologna. È stata docente a contratto di Storia Greca all’Università di Modena. È membro del Comitato scientifico della Collana «I frammenti degli storici greci». La sua ampia produzione è incentrata eminentemente su temi di storiografia greca frammentaria: da un lato, le fonti di storia locale, le tradizioni mitografiche e l’etnografia antica; dall’altro, la storiografia del IV sec. A.C. e le problematiche testuali, esegetiche e metodologiche della tradizione indiretta. Attualmente sta predisponendo l’edizione di Teopompo di Chio, in collaborazione a un progetto internazionale che ha come partners l’Università di Siviglia e l’Università di Genova.
Confezione a filo refe con copertina cartonata e sopracoperta
Il volume, che attraverso una puntuale analisi dei resti della letteratura antica sulla Libia indaga le tradizioni storiche e antiquarie della regione nord-africana e della sua «capitale», Cirene, colma una grave lacuna nel settore degli studi sul mondo greco-romano; fino ad oggi, infatti, mancava uno studio sulle opere in lingua greca dedicate a quest’area nell’antichità (come la Costituzione di Cirene di Aristotele), dal momento che nei Fragmente der griechischen Historiker di Felix Jacoby la «sezione libica» era incompleta.
Vengono presentati i passi superstiti di diciassette autori, collocabili cronologicamente tra il V secolo a.C. e il II secolo d.C. Per ciascuno di essi è fornita una scheda introduttiva, nella quale vengono presi in esame i dati biografici e la produzione letteraria. I testi originali, tutti corredati di apparato critico, sono accompagnati dalla traduzione italiana e da un ampio commento storico, che presta particolare attenzione alle tradizioni locali e alle rielaborazioni mitografiche, oltre che all’individuazione del milieu storico, politico e culturale dei frammenti. La fruizione di una così grande quantità di informazioni è resa più agevole da un cospicuo apparato di note, da ricchi apparati di indici e tavole e da un’aggiornatissima bibliografia generale, indispensabile per un inquadramento complessivo della materia.
Ne risulta una raccolta ricca di notizie inedite non solo sulla storia, le istituzioni politiche e la società delle città greche di Cirenaica, ma anche sulle relazioni di quelle poleis sia con le tribù nomadi del Nordafrica sia, a livello «internazionale», con le confinanti potenze imperialistiche di Cartagine, dell’Egitto e della Persia. Non mancano informazioni di estremo interesse per lo studio della topografia, della numismatica, della metrologia e della toponomastica antica della Libia; un rilievo particolare hanno i dati che aiutano a cogliere aspetti specifici della vita degli abitanti greci della regione e dei loro rapporti con i sovrani regnanti, come i Battiadi, discendenti dell’antico fondatore di Cirene, e i Tolemei, successori in Egitto di Alessandro Magno.
L’opera, facendo emergere la ricchezza e la fecondità delle tradizioni storiche e antiquarie sulla regione nord-africana, si presenta dunque come uno strumento di lavoro indispensabile per gli specialisti del settore, ma anche come un viaggio affascinante nelle antichità e nella cultura della Libia.
GABRIELLA OTTONE è Dottore di Ricerca in Storia Greca e fa parte, come assegnista dal 2003, dell’équipe di ricerca sulla storiografia greca frammentaria presso la Cattedra di Storia Greca dell’Università di Roma Tor Vergata. Si è laureata presso l’Università di Genova e ha perfezionato i suoi studi post-dottorato presso l’Università di Bologna. È stata docente a contratto di Storia Greca all’Università di Modena. È membro del Comitato scientifico della Collana «I frammenti degli storici greci». La sua ampia produzione è incentrata eminentemente su temi di storiografia greca frammentaria: da un lato, le fonti di storia locale, le tradizioni mitografiche e l’etnografia antica; dall’altro, la storiografia del IV sec. A.C. e le problematiche testuali, esegetiche e metodologiche della tradizione indiretta. Attualmente sta predisponendo l’edizione di Teopompo di Chio, in collaborazione a un progetto internazionale che ha come partners l’Università di Siviglia e l’Università di Genova.