Winckelmann e il Museo Capitolino nella Roma del Settecento - Mostra: Il Tesoro di Antichità (2017-2018)

18 dicembre 2017 - ore 15,31
  • 1_il_tesoro_di_antichit_winckelmann_e_il_museo_capitolino_nella_roma_del_settecento.jpg07/12/2017 - 22/04/2018
    Musei Capitolini,
    Sale Espositive di Palazzo Caffarelli, le Stanze Terrene di Sinistra del Palazzo Nuovo e le Sale del Palazzo Nuovo
    Una mostra per celebrare gli anniversari della nascita e della morte del fondatore dell’archeologia moderna, Johann Joachim Winckelmann (1717-1768)


    Acquista Catalogo: Il Tesoro di Antichità. Winckelmann e il Museo Capitolino nella Roma del Settecento Eloisa Dodero, Claudio Parisi Presicce (a cura di)


    Altri libri suWinckelmann:

    J. J. Winckelmann: MONUMENTI ANTICHI INEDITI (in 2 voll.) a cura di Maria Elisa Garcia Barraco 


    Johann Joachim Winckelmann. Lettere tradotte in italiano (3 voll. in cofanetto) - a cura di Maria Fancelli e Joselita Raspi Serra


    Il caso Winckelmann. Uno dei più famosi casi giudiziari d’Europa nella Trieste del Settecento - Marina Petronio


    Il primo incontro di Winckelmann con le collezioni romane. Ville e Palazzi di Roma, 1756. I  (opera in 5 volumi, Roma 2002-2005) € 350,00 ( a cura di  Joselita Raspi Serra)


    La mostra “Il Tesoro di Antichità. Winckelmann e il Museo Capitolino nella Roma del Settecento” intende celebrare gli importanti anniversari winckelmanniani del 2017 (300 anni dalla nascita) e del 2018 (250 anni dalla morte) e si inserisce nel contesto delle manifestazioni europee coordinate dalla Winckelmann Gesellschaft di Stendal, dall’Istituto Archeologico Germanico di Roma e dai Musei Vaticani.

    L’esposizione ha una duplice finalità: la prima, offrire ai visitatori il racconto degli anni cruciali che hanno portato, nel dicembre del 1733, all’istituzione del Museo Capitolino, il primo museo pubblico d’Europa, destinato non solo alla conservazione ma anche alla promozione della “magnificenza e splendor di Roma”; la seconda, presentare le sculture capitoline sotto una luce diversa, ovvero attraverso le intuizioni, spesso geniali, del grande Winckelmann.

    Arricchita da una selezione di 124 opere e da apparati multimediali realizzati appositamente, il Tesoro di Antichità si sviluppa in tre sedi diverse nell’ottica di una “mostra diffusa”: le Sale Espositive di Palazzo Caffarelli, le Stanze Terrene di Sinistra del Palazzo Nuovo e le Sale museali del Palazzo Nuovo.

    Negli anni in cui Winckelmann rivoluziona il modo di studiare le testimonianze del mondo antico dando inizio alla moderna archeologia, il modello di museo pubblico rappresentato dal Museo Capitolino si diffonde rapidamente in tutta Europa, segnando la nascita di modalità del tutto nuove di fruizione dei beni artistici: un Tesoro di Antichità non più concepito come proprietà esclusiva di pochi, ma come luogo destinato all’avanzamento culturale della società. 
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