SOPRINTENDENTI AGLI SCAVI DI POMPEI DAL 1738 AL 2012

15 luglio 2012 - ore 20,01
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    NBP – Projectc 2012 - NOVA BIBLIOTHECA POMPEIANA. Repertorium bibliographicum pompeianum - Laurentino Garcia y Garcia



    CRONOLOGIA DEI GOVERNANTI E DEI SOPRINTENDENTI DEGLI SCAVI DI POMPEI DAL 1738 AL 2012

    Soprintendenza Speciale per i Beni Archeologici di Napoli e Pompei  -  Area archeologica vesuviana

    1. Governanti:

    Carlo III di Borbone, re
    di Napoli dal 1738 all’ottobre 1759.

    Ferdinando IV di Borbone, re di Napoli dal 6 ottobre 1759 al 23 gennaio 1799 – dal 1759 al 1776 sotto la reggenza di Bernardo Tanucci.

    Repubblica Partenopea, sotto l’occupazione francese, dal 23 gennaio al 23 giugno 1799, prima sotto il generale Championnet, poi sotto il generale MacDonald.

    Ferdinando IV, ristabilito come re di Napoli dal 23 giugno 1799 – l’epoca della repressione del sanguinario Cardinale Ruffo – e poi deposto il 13 febbraio 1806.

    Giuseppe Napoleone Bonaparte, re di Napoli dal 15 febbraio 1806 al 2 luglio 1808.

    Giocchino Murat, re di Napoli dall’1 agosto 1808 al 19 maggio 1815. Insieme a lui la bella Carolina Murat, sorella di Napoleone, che tanto amore e ardore profuse per Pompei.

    Leopoldo di Borbone, a nome del padre Ferdinando IV, dal 22 maggio al 2 giugno 1815.

    Ferdinando IV ristabilito come re dal 2 giugno 1815 al 15 marzo 1821 – dal 22 dicembre 1816 col nome di Ferdinando I delle Due Sicilie.

    Governo provvisorio, presieduto dal marchese del Circello, dal 15 marzo al 15 maggio 1821.

    Ferdinando I ristabilito dal 15 maggio 1821 al 4 gennaio 1825.

    Francesco I di Borbone dal 4 gennaio 1825 all’8 novembre 1830.

    Ferdinando II di Borbone dall’8 novembre 1830 al 23 maggio 1859.

    Francesco II di Borbone dal 22 maggio 1859 al 21 ottobre 1860, data della deposizione ufficiale e della fine dei Borbone di Napoli.

    Giuseppe Garibaldi entra a Napoli come dittatore il 7 settembre 1860 e vi rimane appena qualche mese.

    Vittorio Emanuele II dal 1861 al 1878 – visit˜ Ercolano nel 1869.

    Umberto I dal 1878 al 1900.

    Vittorio Emanuele III dal 1900 al 1946.

    Repubblica Italiana dal 1946 ad oggi.


    2. Architetti, Direttori e Soprintendenti degli scavi:

    Dal 22 ottobre 1738 l’architetto direttore degli scavi di Ercolano fu Roque Joaquín de Alcubierre, fino al 31 maggio 1741, quando venne sostituito per malattia. Qualcuno ha sostenuto che dal gennaio 1738 al giugno 1740 la direzione fu del marchese Marcello Venuti, ma ufficialmente le sue mansioni erano altre e non ci risulta che ci˜ sia vero.

    Dal 1° giugno 1741 al 23 luglio 1741 fu direttore degli scavi di Ercolano l’architetto Francesco Rorro.

    Dal 23 luglio 1741 al 20 agosto 1745, tranne un periodo di sospensione, la direzione degli scavi di Ercolano fu dell’architetto Pierre Bardet de Villeneuve.

    Dal 30 agosto 1745 fino alla sua morte, avvenuta il 14 marzo 1780, riprese la direzione generale degli scavi Roque Joaquín de Alcubierre, prima ad Ercolano, poi dal 28 marzo 1748 anche a Pompei, e dopo ancora anche a Stabia.

    Architetti in sottordine di questo periodo furono:
    Karl Weber, dall’11 luglio 1750 al 15 febbraio 1764 e Francesco La Vega dal 26 aprile 1764 al 14 marzo 1780.

    Gli scavi sotterranei ad Ercolano furono praticamente abbandonati nel 1765, per riprendere a cielo aperto solo nel 1827-28. Soprastante onorario degli scavi di Ercolano fu Gioachino Pérez Conde dal 1° novembre 1766 ai primi di gennaio del 1799.

    Francesco La Vega fu architetto direttore degli scavi di Pompei, essendo quelli di Ercolano oramai sospesi, dal 15 marzo 1780 fino alla sua morte avvenuta il 24 dicembre 1804, con una breve interruzione durante la Repubblica Partenopea, nel 1799, quando il generale Championnet affidò la direzione degli scavi all’Abate Mattia Zarrilli.

    Pietro La Vega, fratello di Francesco, fu direttore degli scavi di Pompei dal 26 dicembre 1804 al 24 gennaio 1806.

    Nel 1806, sotto Giuseppe Napoleone Bonaparte, viene creata la carica di Soprintendente, e primo ad assumerla fu Felice Nicolas – cfr. PAH 1, 1860, Parte 2, p. 175 – dal gennaio 1806 ai primi del 1807.

    Michele Arditi fu Soprintendente e Direttore generale del Museo di Napoli e degli scavi del regno dal 18 marzo 1807 fino al 1838. In favore delle sue qualità parla il fatto che rimase in carica anche dopo il ritorno dei Borbone, nonostante le epurazioni del periodo post-napoleonico. Ebbe in sottordine, come architetti direttori degli scavi di Pompei:
    Pietro La Vega dal 9 gennaio 1808 all’11 novembre 1814.

    Antonio Bonucci dal novembre 1814 al 1825.

    Niccola d’Apuzzo dal 1825 al 1828.

    Carlo Bonucci dal 23 agosto 1828 al 30 giugno 1831 – rimarrà al lavoro, degradato, con la carica di “architetto locale” non di “architetto direttore”, poi riprenderà il suo posto come direttore dal 1844 al 1848.

    Pietro Bianchi dal 1831 al 1844 – dal 1844 al 1848 l’architetto direttore locale fu Carlo Bonucci, per malattia di P. Bianchi.

    Ad Ercolano gli scavi ripresero, a cielo aperto, nel 1827. Carlo Bonucci ne fu il direttore dal 12 ottobre 1827 al 1837. Gli scavi, più volte abbandonati e ripresi, andarono stancamente avanti fino al 28 aprile 1855.

    Francesco Maria Avellino successe all’Arditi come Direttore del Museo Borbonico e come Soprintendente degli scavi dal 1839 al 1850, ed ebbe come architetti direttori degli scavi di Pompei prima Pietro Bianchi, fino al 1848, e poi Giuseppe Settembre, dal 25 giugno 1849 al 23 giugno 1851.

    Nel 1848 il giovane Giuseppe Fiorelli lavorava giˆ a Pompei come Ispettore.

    Domenico Spinelli, Principe di Sangiorgio, fu il terzo Direttore del Museo Borbonico e Soprintendente degli scavi, dal 1850 al 1863. Ebbe come architetti direttori di Pompei, in sottordine:
    Guglielmo Becchi dal 1° luglio 1851 fino alla sua morte avvenuta il 26 giugno 1852.

    Gaetano Genovese dall’agosto 1852 al 1861 e come Ispettore del Museo Borbonico Giovan Battista Finati. Negli stessi anni del Becchi e del Genovesi, dal 1851 al 1861, operava come “ingegnere di dettaglio”, sempre presente “in situ”, l’architetto Raffaele Campanelli.

    Nel 1860, con l’entrata a Napoli di Garibaldi, viene ufficialmente nominato Soprintendente Alexandre Dumas père, ma la sua carica, più onorifica che effettiva, durò appena un mese e non ebbe alcun rilievo per gli scavi.

    Nel 1861 Giuseppe Fiorelli è il nuovo Ispettore Direttore degli scavi, mentre Giovan Battista Finati lo era del Museo Nazionale.

    Nel 1863, dopo la morte di D. Spinelli, Giuseppe Fiorelli prese la carica di Direttore del Museo Nazionale di Napoli e Soprintendente degli scavi, restandovi in carica fino al 1875 ed avendo in sottordine come architetto di Pompei:
    Raffaele Campanelli dal 1865 al 1868.

    Giuseppe Fiorelli riprese anche gli scavi a cielo aperto ad Ercolano dall’8 febbraio 1869, alla presenza del Re Vittorio Emanuele II e del principe ereditario futuro Umberto I. Gli scavi si protrassero, ancora una volta stancamente, per soli sei anni.

    Michele Ruggiero fu Architetto Direttore di Pompei dal 1875 al 1893. Aveva come ingegnere subalterno Luigi Fulvio.

    Giulio de Petra fu Soprintendente del Museo Nazionale di Napoli e degli scavi di Pompei dal 2 maggio 1895 al dicembre 1900, quando fu costretto a dare le dimissioni.

    Per un breve periodo, dal dicembre 1900 a marzo 1901, fu Commissario del Museo Nazionale e degli scavi di Pompei Paolo Orsi.

    Ettore Pais fu Soprintendente del Museo Nazionale e degli scavi di Pompei dal 25 marzo 1901 al 5 giugno 1904, quando anch’egli fu costretto a dimettersi.

    Nel 1902 comincia a lavorare a Pompei, come Soprastante, Matteo Della Corte.

    Nel 1904 il Waldstein tentò d’internazionalizzare gli scavi di Ercolano.

    Dal 1906 al luglio 1910 fu di nuovo Soprintendente del Museo e degli scavi Giulio de Petra.

    Dal 28 marzo 1905 fino al 1910 fu Direttore locale di Pompei Antonio Sogliano, che godette di piena libertà e responsabilità di scelte nel nuovo orientamento da dare agli scavi.

    Dall’11 luglio 1911 al 4 settembre 1923 il Soprintendente e Direttore del Museo Nazionale di Napoli e degli scavi di Pompei fu il materano Vittorio Spinazzola.

    Dopo un breve periodo di commissariato, affidato ad A. Minto, dal 1923 al 1961 fu Soprintendente e Direttore del Museo Nazionale di Napoli e degli scavi Amedeo Maiuri. A lui toccò anche la gloria della ripresa dello scavo a cielo aperto degli scavi di Ercolano, iniziata alla presenza dell’On. Benito Mussolini il 16 maggio 1927. Ebbe come collaboratori e direttori locali degli scavi di Pompei Giuseppe Spano, Matteo Della Corte, G. D’Avino, Olga Elia, e degli scavi di Ercolano Giuseppe Maggi dal 1953 al 1960 e del Museo Nazionale di Napoli lo stesso Giuseppe Maggi dal 1961 al 1970.

    Il 9 gennaio 1950 iniziarono i nuovi scavi di Stabia, ad opera di Libero D’Orsi, nominato ispettore onorario.

    Dal 1961 al 1977 fu Soprintendente e Direttore del Museo Nazionale di Napoli e degli scavi Alfonso de Franciscis. Ebbe come direttori locali: Giovanni Oscar Onorato ad Ercolano, dal 9 luglio 1964 al 24 marzo 1965; Giuseppe Maggi al Museo Nazionale di Napoli dal 1961 al 1970 e poi a Ercolano e Oplonti dal 1971 al 1982-83; Giuseppina Cerulli Irelli a Pompei; Enrica Pozzi Paolini al Museo Nazionale di Napoli dal 1971 al 1991; Carlo Giordano a Stabiae.

    Dal gennaio all’aprile del 1977 fu Soprintendente per soli 100 giorni Luigi D’Amore.

    Dall’aprile 1977 al 1982 fu Soprintendente Fausto Zevi avendo come direttori locali: Giuseppe Maggi ad Ercolano fino al 1982-83; Giuseppina Cerulli Irelli a Pompei, poi dal 1978 Stefano De Caro.

    La sera del 23 novembre 1980 due lunghissime scosse di terremoto provocarono gravi danni alle giˆ precarie strutture degli scavi. A Stabia crollarono intiere sezioni della Villa di S. Marco. A Pompei le lesioni furono tanto gravi da dover puntellare mezza città.

    Nell’agosto 1981 avviene una piccola rivoluzione. La vecchia carica di Soprintendente di Napoli e Caserta viene in pratica frantumata in diverse nuove Soprintendenze. A noi preme che fu creata una Soprintendenza nuova comprendente i territori sepolti dal Vesuvio: Pompei, Ercolano, Stabia ed Oplonti – per i territori della nuova Soprintendenza v. Stefano De Caro, PHS 1, 1983, pp. 311-312 – e un’altra per Napoli e il Museo Archeologico Nazionale di Napoli (anche se il Museo fu assegnato alla Soprintendenza di Pompei e solo in un secondo momento ritornò a quella di Napoli).

    Primo Soprintendente della nuova Soprintendenza di Napoli e del Museo Archeologico Nazionale di Napoli fu, provvisoriamente, Fausto Zevi e subito dopo fu nominata Enrica Pozzi Paolini, dal 1981 al 1990. Nel 1990 fu nominato Soprintendente del Museo il Dott. Stefano De Caro, e la sua nomina non è stata tranquilla, seguendo la tradizione burrascosa di tale carica. Direttrici del Museo Archeologico Nazionale di Napoli sono state Renata Cantilena dal 1982 al 1992 e Mariarosaria Borriello dal 1992 fino al 30 aprile 2009.

    Primo Soprintendente della nuova Soprintendenza di Pompei fu dall’agosto 1981 al gennaio 1982 Fausto Zevi, provvisoriamente, e poi dal gennaio 1982 alla fine del 1984 Giuseppina Cerulli Irelli, che ebbe come direttori locali: Stefano De Caro a Pompei; Umberto Pappalardo ad Ercolano; Carlo Giordano a Stabia; Antonio D’Ambrosio a Oplonti.

    Dal novembre 1984 fino alla fine del 1994 il nuovo Soprintendente di Pompei fu Baldassare Conticello, che ebbe come direttori locali: Antonio Varone a Pompei – e dall’ottobre 1991 Antonio D’Ambrosio.

    Tomasina Budetta ad Ercolano – dall’ott. 1991 Ernesto De Carolis fino al 1994. Dal 1994 in poi Mario Pagano.

    Paola Miniero a Stabia – dall’ottobre 1991 Anna Maria Sodo.

    Antonio D’Ambrosio a Oplonti – dall’ott. 1991, Paola Miniero Forte per pochi mesi e, poi, Mario Pagano fino al 1994. Dopo il 1994 Lorenzo Fergola.

    Dagli inizi del 1995 fino al 31 agosto 2009 il Soprintendente è stato Pietro Giovanni Guzzo, che ebbe come direttori locali: Antonio D’Ambrosio come direttore a Pompei fino al 31 dic. 2009; Maria Paola Guidobaldi, direttrice degli scavi di Ercolano; Grete Stefani, direttrice dell’Antiquarium di Boscoreale nonché curatrice della fototeca di Pompei; Mariarosaria Borriello direttrice del Museo Archeologico Nazionale di Napoli fino al 30 aprile 2009 e, dal maggio dello stesso anno, Valeria Sampaolo. Nel suo schietto volume Pompei , tra la polvere degli scavi (2011) P. G. Guzzo ha denunciato le tante ‘stranezze’ legate alla gestione amministrativa degli scavi vesuviani. Durante la sua soprintendenza si sono succeduti diversi ‘City Manager’ e, dal 2008 al 2010, due Commissari straordinari, Renato Profili e Marcello Fiori che dovevano gestire una ‘emergenza’ che sembra non avere vie di sbocco.

    Maria Rosaria Salvatore è stata Soprintendente per un breve periodo e dopo di Lei e l’interim di Giuseppe Proietti, sono state nominate prima Jeannette Papadopoulos, da ottobre fino al 31 dicembre 2010 e poi Teresa Elena Cinquantaquattro. Attualmente i direttori locali sono: Antonio Varone a Pompei, Maria Paola Guidobaldi ad Ercolano, Lorenzo Fergola ad Oplontis, Giovanna Bonifacio a Stabiae e Grete Stefani al Antiquarium di Boscoreale.


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    Citazione: Garcia y Garcia L., NOVA BIBLIOTHECA POMPEIANA PROJECT. Repertorium bibliographicum pompeianum, Arbor Sapientiae,
    Roma 2012.