Presentazione libro Sergio Corazzini: Tutte le raccolte

05 febbraio 2015 - ore 17,32
  • presentazione_libro_sergio_corazzini_tutte_le_raccolte.jpgIl giorno 26 febbraio 2015,  presso la libreria  Libreria Fahrenheit 451,
    Campo de’ Fiori, 44 - Roma
    dalle ore 18:00

    La casa editrice Arbor Sapientiae in collaborazione con la Fondazione Mario Luzi è lieta di presentare il libro:

    Sergio Corazzini. Tutte le raccolte


    Collana:  Versi Crepuscolari; 1

    interverranno i curatori:

    Mattia Leombruno, Emiliano Ventura e Maria Elisa Garcia Barraco

    ***
    Sergio Corazzini nacque il 6 febbraio 1886 a Roma e morì il 17 giugno 1907. Solo ventuno anni di esistenza che lasciarono sei raccolte e un’infinità di poesie sparse su vari giornali letterari. Un unicum nell’ambito della lettaratura italiana per la precocità del senso poetico sviluppato all’interno di quel particolare contesto culturale chiamato Crepuscolarismo.
    Corazzini era descritto dagli amici come un fanciullo buono, affetto da un male che non gli avrebbe dato scampo: la tisi. Pallido, emaciato, snello, con un aspetto signorile, egli viveva piuttosto in disparte, circondato da molti amici e non serbava grandi speranze per sé; sentiva piuttostodi non potersi attendere giorni luminosi che gli erano sottratti alla gioventù spensierata dal dolore ed afflizione del suo male. Tale condizione, alla base di tutto il suo esistere e dell’intera poetica, lo rese taciturno e malinconico, spettatore consapevole di una realtà di cui visse gli ultimi morenti istanti.

    “Io non sono un poeta. Io non sono che un
    piccolo fanciullo che piange. Vedi: non ho
    che lagrime da offrire al Silenzio”.
    (Sergio Corazzini, Piccolo libro inutile,
    Roma 1906).

    Agli albori del Novecento la poesia italiana è dominata dalla presenza di Pascoli e D’Annunzio, la figura del poeta ha ancora la sua ‘autorità’, ha ‘consiglio’ per dirla con Benjamin; prima ancora che Montale pronunciasse il suo ‘non chiederci la parola’ un altro poeta aveva inserito la crepa del non sapere (e quindi del negativo) nella sua “povera” poesia, è il poeta romano Sergio Corazzini.
    La poetica di Corazzini è nuova, proclama l’impossibilità di “essere poeta” (Desolazione del povero poeta sentimentale) affermando così, per la prima volta, la concezione del movimento crepuscolare totalmente in contrasto con la koinè poetica trionfante del dannunzianesimo e del simbolismo. Un’attività fervida e significativa quella di Corazzini che nel corso di appena due anni, dal 1904 -1906, produce ben sei raccolte e un’enormità di poesie sparse su varie riviste; poi la malattia e la morte e con esse la fine del suo mondo poetico. Muore giovanissimo, appena ventunenne, e lì dove finisce la biografia dell’uomo inizia il mito del “poeta fanciullo”. A testimonianza della stagione unica dell’esperienza romana di Corazzini rimangono le parole sentite dell’amico e poeta Fausto Maria Martini: “In ogni esistenza umana, anche quella più squallida c’è un’ora di cui tutto il resto si colora e si profuma: quella, che s’apre con la prima pagina di questo libro e si chiude con l’ultima, è la mia” (tratto dal Romanzo Si sbarca a New York, un lungo omaggio a Corazzini). La presente edizione raccoglie in un unico volume, agile e ricco di approfondimenti, tutti i libri editi dal giovane poeta nell’arco
    della sua breve stagione da Dolcezze a Libro per la sera della domenica.

    Contenuti del libro:

    PREMESSA
    Mattia Leombruno, Sergio Corazzini
    Emiliano Ventura, Il Crepuscolarismo:la quinta stagione
    Maria Elisa Garcia Barraco, Nota biografica
    BIBLIOGRAfIA

    RACCOLTE:
    Dolcezze (1904)
    L’amaro calice (1905)
    Le aureole (1906)
    Piccolo libro inutile (1906)
    Elegia (1906)
    Libro per la sera della domenica (1906)
    APPENDICE I - POEMETTI IN PROSA (1905-1906)
    Soliloquio delle cose
    Esortazione al fratello

    APPENDICE II - TESTAMENTO POETICO (1907)
    La morte di tantalo


    Indice dei nomi
    Indice dei luoghi