Pirro Ligorio. Libri delle sepolture di varie nazioni - a cura di Federico Rausa (Edizione Nazionale Opere Pirro Ligorio)

di

invia la pagina per emailcondividi su Facebookcondividi su Twitter
  • Prezzo: € 150.00
    Aggiungi Carrello

    Descrizione:

    Pagine: 312 p., ill. I libri delle antichità di Napoli: il corpus si presenta abbastanza organico, anche in relazione alla sua storia: l’idea di un corpus da mettere a disposizione del circolo Farnese si sviluppa dopo il 1565 in una serrata trattativa col cardinale Alessandro Farnese e attraverso la mediazione dell’erudito bibliotecario Fulvio Orsini, il quale ambiva a creare in Palazzo Farnese un centro culturale d’eccellenza per la cultura antiquaria, una "scuola pubblica del mondo". Nell’obiettivo implicito di poter pubblicare i suoi "Libri dell’antichità" con l’aiuto del cardinale, Ligorio allestì e vendette infine nel 1567 la magnifica serie dei 10 codici come sistematizzazione sia pur parziale del suo progetto originario in "quaranta libri" (di cui parla già nel 1553). Secondo le ricostruzioni più attendibili, i codici sarebbero copie o rielaborazioni di testi composti tra il 1550 e il 1565; solo in pochi casi sono stati accertati capitoli aggiornati dopo il 1565. La serie ligoriana divenne una gemma della biblioteca-museo di Palazzo Farnese, avidamente consultata dagli studiosi se non anche saccheggiata nelle opere antiquarie di Orsini e Panvinio. Nel Settecento fu trasferita a Napoli dal re Carlo di Borbone, erede di Isabella Farnese, e si trova tuttora nella Biblioteca Nazionale. Tre volumi sono dedicati alla numismatica, con uno sterminato repertorio di immagini: monete greche (1°), monete romane della repubblica e dell’impero (5°), monete imperiali romane e bizantine (6°). Il 2° volume è dedicato ai "vestimenti" dei romani e di altri popoli antichi. Il 3° alla mitologia, alle "cose sacre, et imagini ornamenti degli Dii de’ Gentili, et delli loro origini". Nel 4° "si tratta de Pesi et de Misure varie de diverse nationi, et de Vasi". Due volumi, il 7° e l’8°, di eccezionale importanza per l’apparato illustrativo, sono dedicati alla epigrafia, e in particolare agli "Epitaphij dell’antiche memorie de sepulchri" greci e latini, ordinati secondo categorie differenziate (luoghi, personaggi, professioni, temi mitologici). Il 9° volume è un repertorio enciclopedico geografico-mitologico "de Fiumi et de Fonti, et de Lachi". Il 10° contiene un’importante rassegna di sarcofagi e mausolei romani, accanto a una trattazione storica sul "costume di seppellire di varie nationi".