Scavi di Ostia. Vol. XV - Insula delle Ierodule (c.d. Casa di Lucceia Primitiva : III, IX,6) - S. Falzone e A. Pellegrino

di Stella Falzone

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  • Prezzo: € 130.00
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    Descrizione:

    F.to 24x35, ril. tela


     L’insula delle Ierodule fu messa in luce per gran parte della sua estensione nel 1969-70 da M.L.Veloccia Rinaldi (che diede anche il nome all’edificio sulla base di una serie di figure femminili rappresentate nella decorazione pittorica). L’insula fa parte del complesso residenziale delle Case a Giardino, il cui impianto è da collegare ad un piano regolatore di età adrianea. Negli anni 2003 e 2004, nell’ambito di un progetto avviato dalla Facoltà di Lettere dell’Università “La Sapienza” di Roma in collaborazione con la Soprintendenza per Beni Archeologici di Ostia, che ha come obiettivo lo studio del complesso per quanto concerne gli apparati pittorici e le evidenze monumentali, sono state effettuate successive campagne di scavo, sotto la direzione di S.Falzone e di P.Pensabene. Le indagini hanno riguardato lo scavo stratigrafico degli interri che colmavano ancora un corridoio ed un ambiente secondario dell’insula, i quali non erano stati interessati dalle precedenti campagne. In entrambe le stanze (così come generalmente nel resto dell’edificio) le pitture parietali apparivano ben conservate fino alla rasatura delle pareti, e nel corso delle indagini è stato possibile recuperare i due soffitti originari, rinvenuti in stato di crollo e adagiati al di sopra di uno spesso strato di immondezzaio che fu depositato prima del crollo definitivo della casa. La prosecuzione delle indagini, pertanto, ha consentito di completare l’osservazione delle decorazioni musive e pittoriche dell’insula, che appaiono coerenti per cronologia e stile rispetto a quelle già emerse nel passato. Un secondo obiettivo della ricerca è costituito dall’analisi della situazione topografica preesistente al piano regolatore di età adrianea del settore poi occupato dalle Case a Giardino. Lo scavo stratigrafico effettuato nei livelli sottostanti l’area a giardino (in un settore prospiciente l’insula delle Ierodule) ha permesso il rinvenimento di resti di un portico monumentale di età giulio-claudia, il quale fu demolito forse in concomitanza con la realizzazione del vasto complesso adrianeo.