L'agonistica greca in età romana. Olimpiadi e giochi nelle iscrizioni della Grecia continentale e del Mediterraneo occidentale - Simona Ugolini

di Simona Ugolini

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    In 8°, formato: 17 x 24, bross. edit., pagine: 360

    Roma è divenuta padrona del mondo e i giochi sportivi ‘alla greca’ si diffondono in ogni metropoli o città di provincia. Si apre così un’epoca aurea per l’agonistica: vengono istituite nuove manifestazioni, cui accorrono sportivi e spettatori. Per prendervi parte, gli atleti si spostano dai loro luoghi di origine nell’ambito di tutto il circuito di gare ellenico–romano, con il loro seguito di allenatori, cavalli e tifosi. Cercando di ricostruire, dalle epigrafi a loro dedicate, le loro storie individuali, la prospettiva si sposta ben oltre l’ambito prescelto, svelando al lettore aspetti dello sport antico talvolta inattesi rispetto alle narrazioni della manualistica. I nomi e le gesta di alcuni di questi atleti cadono presto nel ‘dimenticatoio’ e solo la pietra che ne riporta le vittorie ne ricorda l’esistenza. Altri invece, specie se olimpionici e periodonikai (vincitori dei quattro concorsi più importanti del tempo), finiscono col trasformarsi in vere e proprie celebrità e col passare il testimone ai propri figli, costituendo dei clan familiari che dedicavano la loro vita alla pratica sportiva. Acclamati con soprannomi singolari dentro e fuori i campi di gara, imitati nei ginnasi, osannati dagli imperatori — che a loro volta non disdegnano di scendere nell’arena —, invidiati dagli avversari, accumulano nel corso della loro carriera premi, cittadinanze onorarie e cospicui patrimoni, in modo non dissimile da quanto accade ai campioni dei nostri giorni.