Il cinema per ragazzi e la sua storia - Mario Verdone

di Mario Verdone

invia la pagina per emailcondividi su Facebookcondividi su Twitter
  • Prezzo: € 20.00
    Aggiungi Carrello

    Descrizione:




    È nell’estate 1953 (giusto a dieci anni di distanza dal capolavoro di Vittorio De Sica I bambini ci guardano) che Mario Verdone si cimentò con il piccolo libello sul cinema per ragazzi, con lo scopo di aprire un sentiero per il formarsi di una storia e di un genere filmico dedicato appunto ai più giovani, o meglio a chiunque avesse “a cuore le loro sorti”, si trattasse dei genitori o degli educatori. Al grande critico non sfuggiva infatti l’importanza dello “strumento cinema”, ormai componente quotidiana di un’Italia che si avviava verso il boom economico.


    Il desiderio di Verdone, come si evince dalle sue parole nelle pagine introduttive del proprio lavoro “il bambino può vedere nel film se stesso, identificarsi col piccolo eroe della vicenda, vedere come potrebbe comportarsi lui stesso nelle circostanze che si presentano ai suoi simili, imparando la vita...”, era quello di fare del Cinema “anche” uno strumento utile all’educazione dei giovani, anticipando in tal modo le riflessioni sul rapporto fra loro e il Cinema e sull’impatto di quest’ultimo sui percorsi formativi delle nuove generazioni. Operazione che la GBE ha deciso di riproporre a 60 anni dalla prima edizione, ben sapendo che quanto contenuto ne Il cinema per ragazzi e la sua storia ha assunto nel tempo anche un valore storico, prezioso per comprendere come è cambiato il mondo del cinema e come, in parallelo, sono cambiati i nostri “ragazzi”.
    Con un ricordo di Carlo e Luca Verdone

    Prefazioni di Luca e Carlo, figli d’arte del compianto Mario Verdone – “questo volume a tanti anni dalla sua apparizione rivela motivi di grande interesse per gli studi attuali sulla Settima Arte. Il tentativo di tracciare un profilo della produzione mondiale del cinema per ragazzi nel ‘53 oggi riveste significati che vanno al di là del suo tempo, proponendo temi di sorprendente attualità, vista la rapida trasformazione dei linguaggi del cinema e riporta all’attenzione degli studiosi i nomi di cineasti e autori, come Georges Méliès, Walt Disney, Paul Grimault, Jiří Trnka, oggi studiati nelle università nell’angolazione critica tradizionale, che in alcuni casi non comprende gli aspetti e i motivi che li pongono in relazione con il mondo dell’infanzia”.

    Aggiunge Carlo “Ho avuto le prime esperienze nel mondo del cinema con la guida di mio padre e la lettura di Il cinema per ragazzi e la sua storia mi ha riportato con la memoria alla infanzia, quando da ragazzi io e mio fratello Luca abitavamo nella casa sopra i portici e vedevamo dal lungo corridoio la sera, prima di andare a letto, la luce accesa dello studio. Attraverso la porta a vetri l’ombra di nostro padre era china sul tavolo per battere a macchina su una vecchia Olivetti i testi di molti articoli. Immagino che anche questo libro sia stato scritto così…”.