Il codice epigrafico di Cornelio Margarini e le iscrizioni della Basilica di San Paolo fuori le mura nel XVII secolo. Concordanze e inediti - Inscriptiones Sanctae Sedis, 3.2

di Giorgio Filippi, Rosanna Barbera

invia la pagina per emailcondividi su Facebookcondividi su Twitter
  • Prezzo: € 170.00
    Aggiungi Carrello

    Descrizione:

    Numero di pagine: 337
    Formato: 245 x 340 x 23 mm
    Illustrazioni: 59 b/n e a colori + 277 t.f.t. a colori

    «Tenendo fra le mani il minuscolo taccuino ho misurato con ammirato stupore la pazienza e la costanza del trascrittore, ho percepito l’amore per il tessuto epigrafico che ricopriva il pavimento della sua basilica e per le centinaia di voci lapidee sopravvissute al calpestio, al degrado, al silenzio».

    Antonio Paolucci


    Un minuscolo taccuino che riporta circa 1700 iscrizioni trascritte da Cornelio Margarini, eminente erudito dell’ordine benedettino del XVII secolo, è oggetto di uno studio senza precedenti in altre edizioni di codici epigrafici, proposto in questo volume esclusivamente in lingua italiana. Il codice manoscritto è oggi conservato presso l’Archivio storico del Monastero dell’antica Basilica di San Paolo fuori le mura, che è stata recentemente luogo di importanti indagini archeologiche.
    La ricomposizione dei testi è stata possibile grazie a un approccio multidisciplinare che ha coinvolto diversi settori di ricerca e alla sinergia tra classici metodi di decodificazione e tecnologie avanzate. Nonostante la maggior parte delle epigrafi originali sia andata perduta, le trascrizioni del Margarini hanno permesso di ricostruirne e identificarne più della metà.
    Dopo un’introduzione che comprende la biografia dell’autore, la storia del codice e della Basilica di San Paolo, l’analisi del manoscritto rivela la sorprendente abilità grafica dell’autore, ma anche il suo profondo legame affettivo con l’edificio sacro. Vengono esposte le varie tappe inerenti allo studio del codice, fino alle revisioni che hanno portato alla sua ricomposizione finale. Le iscrizioni inedite hanno permesso di ampliare notevolmente il quadro informativo storico-sociale, etnico, economico, politico, religioso e linguistico della Roma imperiale. Chiude il volume una riproduzione anastatica del codice, con tavole a colori che illustrano le singole pagine del taccuino.